Tassa sui voli: varia da uno a tre euro a passeggero

All’inizio del prossimo anno, in piena stagione invernale, oltre al “consueto” aumento della polizza rc auto da rinnovare, nonostante non abbiate commesso incidenti, anche la vacanza o il volo per ragioni di studio o di lavoro rischia di diventare più caro. Questo perché a partire dal prossimo anno è previsto un aumento dei diritti aeroportuali che comporteranno un incremento, per ogni singolo passeggero, variabile da uno a tre euro. Insomma, lo stesso biglietto per il volo che magari state acquistando per i prossimi giorni, tra qualche settimana lo troverete con una piccola maggiorazione, e con il rischio di innescare ripercussioni negative sul comparto del turismo e sulle imprese del settore che in Italia di certo non stanno attraversando un periodo splendido.

Tariffe aeroportuali: nuovi aumenti

I biglietti aerei costano troppo? Rassegnatevi, i prezzi sono destinati a salire. Sono infatti in arrivo aumenti sulle tasse aeroportuali italiane: il governo ha approvato un decreto legge che ha l’obiettivo di sbloccare gli investimenti negli scali della Penisola.

Gli investimenti saranno ovviamente finanziati dai cittadini viaggianti difatti il decreto fissa 3 euro in più a passeggero per gli aeroporti di Fiumicino e Malpensa e 2 per Linate, Venezia, Bergamo o Catania. I passeggeri di Palermo, Napoli, Bologna, Torino, Verona, Bari o Cagliari saranno più fortunati e vedranno un rincaro del loro biglietto di un solo euro. Le tasse aeropor­tuali passeranno così da 5,67 a 8,67 euro per chi parte da Malpensa, da 5,33 a 7,33 euro da Linate, da 5,06 a 8,06 per chi parte da Fiumicino.

Aumentare le tariffe aeroportuali per risolvere i disservizi?

Sembrano richieste banali – afferma il presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona – ma è ciò che serve al settore per essere competitivo, crescere, non farsi superare da chi, nella Ue, pratica tariffe del 50% superiori alle nostre. Un impasse che dura da anni. Da troppo tempo.

Così il presidente da il suo consenso all’aumento delle tariffe aeroportuali, purchè il gettito sia reinvestito nelle infrastrutture, permettendo agli scali italiani di essere realmente competitivi con quelli europei.