Ticket sanitari: Cgil, sono da abolire

Dopo l’approvazione della manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici non sono passati di certo inosservati i ticket sanitari che sono stati introdotti per recuperare quelle risorse, assieme a tutte le altre misure, che permettano di blindare i conti pubblici e, di conseguenza, allontanare la speculazione da Piazza Affari e soprattutto dai titoli di Stato. L’introduzione dei ticket sanitari in Italia non è piaciuta a molte Regioni che, infatti, li hanno congelati nell’attesa di poter fare ordine, e soprattutto quattro conti, per capire se queste risorse possano essere reperite da qualche altra parte nel bilancio. Anche la Cgil ha ben accolto la decisione di alcune Regioni di congelare i ticket sanitari visto che, altrimenti, al posto della sanità pubblica si va a favorire il mercato della salute privato.

Esenzione ticket: Emilia-Romagna, dall’1 maggio si cambia

Dall’1 maggio 2011, nella Regione Emilia-Romagna, cambiano le regole in materia di esenzione ticket per le visite e gli esami specialistici. Se infatti sinora occorreva presentare al momento della prenotazione dell’esame un’auto-certificazione, adesso servirà necessariamente munirsi, con entrata a regime obbligatoria dall’1 maggio 2011, di un apposito certificato che viene rilasciato dall’Azienda Usl competente per territorio. In vista dell’entrata in vigore del nuovo obbligo, l’Amministrazione regionale sta portando avanti una campagna informativa con depliant e locandine affisse, tra l’altro, presso gli studi dei medici, strutture sanitarie e pronto soccorso. Una volta acquisito il certificato, questo ha validità fino al 31 dicembre; dopodiché, con cadenza annuale, deve essere rinnovato. Pur tuttavia, per gli over 65 il certificato ha una durata illimitata; ma se nel frattempo cambiano le condizioni di reddito e/o sono tali da non rientrare più nell’esenzione dal pagamento del ticket, il cittadino deve comunque dare comunicazione tempestiva alla propria Azienda Usl.

Gli sconti Irpef del 2006 raggiungono gli 11 miliardi di euro

Hanno raggiunto un interessante valore gli sconti di imposta che sono stati ottenuti dagli italiani per quanto riguarda le detrazioni dall’Irpef nel 2006: tali risparmi ammontano infatti a 6,2 miliardi di euro e sono legati a importanti voci del bilancio, tra cui le spese sanitarie, gli interessi passivi dei mutui, le assicurazioni, le spese di istruzione, solo per citarne alcune (queste voci comprendono circa 4,9 miliardi di euro). I restanti 1,3 miliardi di euro si riferiscono invece alle politiche di sostegno alle ristrutturazioni edilizie. Ma la cifra poc’anzi citata arriva addirittura a 11 miliardi nel caso si dovesse aggiungere anche l’effetto derivante dagli oneri deducibili. Tali numeri e dati emergono dalle dichiarazioni dei redditi che il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia ha provveduto a pubblicare nei giorni scorsi.