Soppressione INPS, Inail, provincie

Comuni e Province sono gli enti che per primi si confrontano con i cittadini, ne ascoltano le esigenze e cercano, sulla base della precisa realtà in cui vivono, di dare loro risposte. Gli enti locali conoscono la vita di quel territorio e probabilmente sono i più idonei a comprenderne le necessità. D’altra parte l’eccessiva spesa, le “poltrone inutili”, come vengono spesso definite da chi preferirebbe una minore spesa senza un’abolizione totale degli enti locali. Provincia, Prefettura ma anche Inps, Inail, Ufficio scolastico provinciale, Motorizzazione civile e Camera di Commercio sono gli enti probabilmente destinati a soppressione dopo il decreto legge numero 138 del 13 agosto 2011 emanato dal governo e contenente la norma che abolisce gli enti con meno di 300mila abitanti e i comuni d’Italia con popolazione al di sotto dei mille abitanti.

Federalismo fiscale: i pensionati chiedono servizi e sanità efficiente

In Italia i pensionati sono preoccupati sulle ricadute a livello economico e sociale che avrà su di loro il federalismo fiscale; in scia ai processi di riorganizzazione dello Stato, che comunque non saranno brevi, i pensionati sono infatti molto interessati a come verrà strutturata l’offerta dei servizi sociali e di quelli sanitari. In merito se ne parlerà dall’11 al 13 settembre prossimi durante l’undicesima Festa nazionale dei pensionati della Confederazione Italiana Agricoltori; la manifestazione, organizzata dall’Anp, l’Associazione nazionale pensionati, sarà proprio l’occasione per fare il punto su come il federalismo fiscale sarà in grado di generare ricadute, auspicabili positive, sul sistema delle autonomie.