Credito di imposta: nuovi codici tributo per il cinema

Con una risoluzione, la numero 85/E pubblicata nella giornata di ieri, mercoledì 18 agosto 2010, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato il debutto di tre codici tributo affinché i beneficiari possano fruire del credito d’imposta; il bonus fiscale, in particolare, è a favore dell’industria del cinema in virtù dell’istituzione dei codici tributo “6826”, “6827” e “6828” per le imprese interessate. I bonus, in particolare, sono stati introdotti con la Legge numero 244 del 2007, ovverosia la “Finanziaria 2008”, e per la loro fruizione le imprese del settore interessate dovranno indicare il credito di imposta nel modello F24, ed in particolare nella sezione “Erario” in corrispondenza della colonna dove c’è scritto “Importi a credito compensati”. Il codice tributo per il credito di imposta legato agli apporti in denaro a beneficio della produzione di opere cinematografiche è “6826”; “6827” è il codice tributo per la fruizione del credito di imposta per i costi sostenuti dalle imprese di distribuzione cinematografica; “6828” è invece il codice tributo da utilizzare per la fruizione del credito d’imposta per i costi che l’impresa cinematografica sostiene al fine di digitalizzare le sale.

Cinema: nuove disposizioni del Mibac per gli incentivi fiscali

Sono due i decreti del Mibac (il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali) che hanno chiarito alcuni aspetti fiscali relativi al cinema italiano: per la precisione, questi due testi normativi hanno messo in luce le istruzioni del dicastero circa il bonus per gli investimenti da destinare alla proiezione digitale e alle attività di produzione e distribuzione delle opere cinematografiche. Tra l’altro, già nella Finanziaria del 2008 erano contenute alcune disposizioni in questo senso. Il primo decreto è quello che si riferisce all’agevolazione tributaria di cui possono usufruire le imprese cinematografiche che sono soggette a tassazione in Italia; in questo specifico caso, il credito d’imposta è pari al 30% degli investimenti totali per le varie apparecchiature e la formazione del personale. Il credito viene però concesso solamente se i lavori che vengono portati a termine riguardano opere di interesse culturale, film realizzati con poche risorse finanziarie e lungometraggi stranieri.

 

Cultura: le erogazioni liberali vanno comunicate entro il 31 gennaio

C’è dunque tempo fino alla fine di questo mese per provvedere all’invio dei dati da parte di quelle imprese che hanno effettuato delle erogazioni liberali in cultura nel 2009: in particolare, si dovranno comunicare al ministero per i Beni e le Attività culturali, attraverso la modalità telematica, l’importo totale di tali donazioni, oltre alle informazioni anagrafiche del contribuente (compresi ovviamente anche i dati fiscali) e i relativi beneficiari. Quali sono i destinatari specifici di queste erogazioni? Anzitutto, queste ultime sono deducibili dal reddito dell’impresa secondo quanto disposto dal Tuir, e inoltre sono destinate allo Stato, alle regioni, agli enti pubblici, alle fondazioni e associazioni, vale a dire tutti quegli enti che svolgono la propria attività nel settore dello spettacolo e dei beni culturali.