L’apertura di Partite IVA é in calo in Italia

Non é facile al giorno d’oggi intraprendere un’attività di impresa. La triste congiuntura economica non é certo favorevole e gli operatori economici non sono ancora in grado di prevedere con più precisione quando “il vento” tornerà a soffiare favorevolmente per la nostra economia. A questo si aggiunge l’altissima tassazione in Italia, per la quale il futuro é ancora meno roseo: di quanto aumenterà la pressione fiscale italiana, nei prossimi anni? A questa domanda Confesercenti risponde che la salita sarà di 2,2 punti percentuali, portando il prelievo al 44,8% già nel 2013, e l’indagine ha compreso anche il taglio alle agevolazioni fiscali.

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Gettito evasione fisco sia usato per taglio tasse

La proposta arriva direttamente dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, la quale chiede che almeno una parte degli introiti derivanti dalla lotta contro l’evasione fiscale venga usata dal governo italiano per tagliare la pressione fiscale che grava su imprese e lavoratori. Emma Marcegaglia avanza la sua richiesta a margine dell’assemblea generale degli industriali di Bergamo, chiedendo una redistribuzione del peso della fiscalità a favore del mondo produttivo.

Evasori che non si pentono di evadere

Oggi il sole 24 ore ha pubblicato un’intervista che potrebbe far riflettere tutti i cittadini italiani, politici, imprenditori. Il giornalista ha intervistato un imprenditore che possiede un chiosco in Grecia: oltre a vendere giornali, commercia anche bevande, dolciumi, fazzoletti di carta, gelati e piccoli souvenir. Il chiosco è aperto 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana, ma ha dichiarato al fisco 5mila euro. Dobbiamo crederci che i suoi guadagni siano così bassi? E’ lo stesso interessato (ovviamente rimane anonimo) a rispondere:

Ho dichiarato più della media dei miei colleghi e comunque ho pagato poco o niente di tasse – sottolinea l’anonimo imprenditore -. Non mi preoccupo della crisi economica perché ho due case, una ad Atene, e una al mare, inoltre ho un’automobile. Non sono pentito di aver mentito al fisco. I nostri politici, tutti, hanno mentito all’Europa prima dicendo che eravamo più poveri di quanto fosse in realtà per poter avere accesso a più fondi strutturali e successivamente li hanno truccati di nuovo per ridurre il deficit ed entrare nell’euro così da poter guadagnare sul ribasso dei tassi e distribuire altre prebende.

Pizzo: la tassa nascosta del Sud

Mi piacerebbe aprire un ristorante! Dice il giovane ventenne agli amici in comitiva. Sì, ma lo sai, le spese sono tante, la gestione del locale, il personale, le materie prime…. il pizzo. Si tratta di una forma di estorsione praticata dalla criminalità che consiste nel pretendere il versamento di una percentuale sull’incasso o di una quota fissa da parte di chi ha un’attività economica in cambio di una “protezione” dell’attività.

Sì, perchè in molte realtà meridionali il pizzo é una tassa dovuta. Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio parlando di ripresa economica:

I segnali di ripresa vanno irrobustiti puntando su Pmi, servizi e turismo, oltre che sul ruolo che deve giocare il Sud: è il Mezzogiorno che deve segnare il goal della crescita.