Inps: servizi online sempre più gettonati

Per l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), grazie al recente restyling del sito, unitamente alla campagna di comunicazione sulla stampa ed in televisione, c’è stato un vero e proprio boom di visite online nello scorso mese di febbraio 2011. A renderlo noto è proprio l’Inps nel precisare come la media di visite giornaliere sul sito www.inps.it, relativamente ai giorni feriali, si sia attestata a quota 450 mila; su base mensile, inoltre, con oltre dieci milioni di visite, è stato registrato un incremento del 30% rispetto al mese di febbraio del 2010. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, i risultati dimostrano l’efficacia della campagna di comunicazione in una fase caratterizzata tra l’altro per l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale da un ampio processo per rendere telematici i servizi offerti senza scomodarsi di casa, e quindi senza recarsi presso uno sportello Inps sul territorio.

Inps: patrimonio netto aumenterà con la riforma

Con la riforma delle pensioni il patrimonio netto dell’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, registrerà già entro il 2017 un incremento superiore ai 25 miliardi di euro. Ad affermarlo con un comunicato ufficiale è stato proprio l’Inps nei giorni scorsi anche in risposta ad uno studio presentato dal “Corriere della Sera” nel quale comunque l’autore aveva indicato come preventivo e senza tener conto degli effetti dell’ultima riforma estiva sulla previdenza. Secondo l’Istituto Nazionale per la Previdenza sociale, inoltre, un’altra variabilità non marginale è rappresentata dall’aspettativa di vita che, per fortuna diremo, nel nostro Paese risulta essere in costante crescita. Riguardo invece alla pensione che in futuro percepiranno gli iscritti alla Gestione Separata, l’Inps ha inoltre sottolineato come per questa categoria di lavoratori sia difficile andare a fare delle previsioni; questo perché la loro permanenza nella Gestione Separata è pari in media a cinque anni in virtù del fatto che buona parte di questi lavoratori poi col tempo va a transitare in altri fondi.

Equitalia presenta il primo rapporto agli azionisti

In futuro Equitalia fornirà ancora più supporto alle istituzioni per quel che riguarda la lettura in tempo reale dell’economia del territorio, ma anche più assistenza ai contribuenti e recupero dall’evasione. Sono questi i capisaldi del primo rapporto di Equitalia presentati ai suoi azionisti, ovverosia all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS), ed all’Agenzia delle Entrate in vista dell’avvio di una task force per la sostenibilità sociale. In particolare, anche al fine di evitare che venga chiesto proprio ad Equitalia di svolgere il ruolo improprio di ammortizzatore sociale, la task force per la sostenibilità sociale servirà per andare ad anticipare i riflessi delle situazioni di crisi che vanno ad incidere sia sul piano sociale, sia sui tempi inerenti la riscossione. Al riguardo contribuirà il lavoro di intelligence e quello finalizzato a prevenire conflittualità di rilievo sul piano sociale.

Inps: più riscossioni e più recupero da evasione

Il 2010 sarà un anno positivo per i conti dell’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ed in particolare per le riscossioni che, nei primi undici mesi del corrente anno, hanno superato di 1,5 miliardi di euro quelli incassati dall’Istituto nello spesso periodo del 2009; il tutto a fronte di una performance che, tra l’altro, risulta essere superiore dell’1,3% rispetto al dato preventivato e stimato dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Nel dettaglio, nel periodo dal gennaio a novembre 2010 gli incassi da contributi sono stati pari a 114 miliardi di euro rispetto ai 112,5 miliardi di euro previsti, ed ai 112,8 miliardi di euro dello scorso anno. Allo stesso modo, sono buoni anche i dati relativi alle azioni di lotta e di contrasto all’evasione contributiva con un incremento del 10% ad oltre 4,5 miliardi di euro, nel periodo gennaio – novembre 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quanto l’incremento era stato del 66% rispetto all’anno 2008. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, i dati conseguiti sono importanti e confermano la tendenza registrata negli ultimi mesi nell’ambito anche di una maggiore efficienza dell’Istituto.

Evasione fiscale: Entrate e Inps incrociano le banche dati

Grazie ad un accordo di durata pari a ben cinque anni, l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale da un lato, e l’Agenzia delle Entrate dall’altro, hanno ufficialmente rafforzato la propria collaborazione nel campo delle misure e delle azioni di contrasto all’evasione fiscale. A darne notizia in data odierna è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel sottolineare come in prima linea nell’accordo ci sia non solo lo scambio di informazioni, ma anche verifiche mirate a fronte di un coordinamento operativo reso più efficace attraverso dei meccanismi di cooperazione informatica. A firmare l’intesa antievasione sono stati Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, e Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, per quella che porterà ad un recupero più rapido ed efficace delle somme evase a livello fiscale e contributivo attraverso proprio un potenziamento delle rete del controllo e dell’accertamento unitamente ad uno scambio di informazioni che sarà sistematico e nel pieno rispetto della privacy.

Contributi Inps: aumenta il recupero da evasione

Nei primi nove mesi dell’anno in corso l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) ha recuperato dalla lotta all’evasione contributiva 3,7 miliardi di euro con un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è stato fornito dall’Istituto in concomitanza con il rilascio dei dati complessivi sugli incassi da contributi previdenziali nei primi nove mesi dell’anno che, nello specifico, sono cresciuti dell’1,2% a 94,9 miliardi di euro rispetto al periodo gennaio – settembre del 2009; l’incremento è inoltre pari all’1,4% se confrontato con le previsioni di incasso formulate dall’Inps. A fronte di un incremento medio complessivo dell’1,2%, sono cresciuti nel periodo, con un +0,61%, gli incassi contributivi dalle imprese con dipendenti, mentre dell’1,41% è stata la crescita dei contributi incassati dai versamenti previdenziali per i lavoratori a progetto.

Inps: contributi previdenziali, incassi in aumento

Nel periodo gennaio – agosto di quest’anno l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ha incassato un ammontare complessivo di contributi che ha superato dell’1% il dato preventivato. Nel dettaglio, nei primi otto mesi di quest’anno l’Inps ha incassato 85,8 miliardi di euro con un incremento rispetto al 2009 pari allo 0,8%; trattasi di una cifra che, in accordo con quanto ha precisato l’Istituto con una nota, riguarda al netto dei trasferimenti allo Stato il recupero crediti, per un controvalore pari a 3,4 miliardi di euro, e le riscossioni correnti che negli otto mesi si sono attestate a 82,4 miliardi di euro. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Inps, i dati relativi agli incassi sui contributi pagati dalle aziende dimostrano come nonostante tutto l’economia italiana sia comunque dinamica visto che c’è stata un’inversione dei contributi riscossi a partire dallo scorso mese di giugno dopo una dinamica degli incassi in frazionale calo. Il solo dato relativo all’attività di recupero crediti mostra invece nei primo otto mesi di quest’anno un’impennata del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Agenzia delle Entrate e Inail siglano patto antievasione

A partire dal prossimo mese di settembre sarà operativo nel nostro Paese un gruppo di supervisori che avrà l’incarico, tra l’altro, di mettere a punto le procedure di scambio informativo e di incrocio delle banche dati tra l’Agenzia delle Entratre e l’Inail al fine di rendere ancora più tempestiva ed efficace la lotta all’evasione e all’elusione contributiva. Questo dopo che Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, e Marco Fabio Sartori, presidente dell’Inail, hanno siglato un vero e proprio patto antievasione di durata quinquennale che sarà in grado di attivare una vera e propria attività di business intelligence. Attraverso gli incroci e le comparazioni delle banche dati Inail – Entrate, potranno così essere potenziate le attività di verifica; in particolare, l’Amministrazione finanziaria dello Stato metterà a disposizione dell’Inail gli archivi dell’Anagrafe Tributaria, mentre l’Inail schiuderà, in entrambi i casi nel rispetto delle disposizioni sulla privacy, il proprio archivio per quel che riguarda il “Gra”, ovverosia l’archivio relativo alla Gestione del rapporto assicurativo.

Evasione fiscale: Entrate, Inps ed Equitalia fissano gli obiettivi

Nella giornata di ieri, mercoledì 21 aprile 2010, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), la società di riscossione Equitalia e l’Agenzia delle Entrate, si sono riunite sul tema dell’evasione fiscale fissando, per la prima volta, un target comune e complessivo in merito agli incassi da evasione fiscale per quel che riguarda le tasse, le  imposte ed i contributi non pagati da conseguire nel corso del 2010. Ebbene, questo target è stato fissato a 16,6 miliardi di euro, ovverosia in rialzo del 20% rispetto alle somme complessive incassate da Entrate più Inps più Equitalia nel 2009; trattasi, tra l’altro, di un target e di un traguardo ambizioso se si considera che gli incassi da evasione dell’Inps nel 2009 sono cresciuti del 66% rispetto al 2008, mentre quelli dell’Agenzia delle Entrate, a 9,1 miliardi di euro, sono balzati lo scorso anno del 32%. L’incontro tra Entrate, Inps ed Equitalia ha portato non solo a definire il target di incassi 2010 da evasione, ma anche a tracciare degli obiettivi comuni nella lotta ai fenomeni evasivi attraverso sia un coordinamento a livello territoriale, sia anche mediante un’azione coordinata a livello centrale.

Evasione contributiva: dati Inps primo trimestre 2010

Nel primo trimestre di quest’anno l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) ha recuperato dalla lotta all’evasione contributiva somme in rialzo del 19,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A comunicarlo è stato Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, il quale ha sottolineato come, nonostante l’exploit del 2009, i primi dati del 2010 dimostrino come la capacità di recupero dalle azioni di contrasto all’evasione contributiva sia ancora molto ampia. Nel dettaglio, gli incassi da lotta all’evasione si sono attestati nel primo quarto del 2010 a 1,3 miliardi di euro rispetto ai 1,1 miliardi di euro del primo trimestre del 2009; la crescita è stata del 41,8% per le somme recuperate attraverso i concessionari, e dell’8,2% per quel che riguarda i recuperi diretti. La bontà dei dati, come messo in risalto dal Presidente Mastrapasqua, si spiega con il fatto che già nel 2009 le somme recuperate dalle azioni anti-evasione contributiva erano cresciute del 66% rispetto al 2008.

Contributi previdenziali Inps: buoni dati lotta evasione

Non solo l’Agenzia delle Entrate, ma anche l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sta facendo registrare un buon trend di incassi, in crescita, dalle azioni di lotta e di contrasto all’evasione, in questo caso di quella contributiva. Dopo i risultati conseguiti nel 2009, infatti, anche in questi primi mesi del nuovo anno gli incassi dell’Inps da evasione stanno facendo registrare un andamento migliore del previsto; nel dettaglio, dopo il +65% di incassi conseguito nel 2009 rispetto all’anno precedente, nel primo bimestre del 2010 l’Inps ha incassato ben 865 milioni di euro con un aumento del 26,3% rispetto al periodo gennaio – febbraio 2009 quando invece gli incassi da contrasto all’evasione contributiva si erano attestati a quota 685 milioni di euro.

Fisco d’estate: ispettori all’opera sulle spiagge e nelle discoteche

Quest’anno per gli “evasori estivi” la stagione si fa sempre più “complicata”. E’ in corso già da qualche settimana, da parte degli ispettori del Fisco, una raffica di controlli su tutte le coste ed i litorali del nostro Paese al fine di accertare eventuali posizioni evasive da parte degli operatori economici che, in questo periodo, fanno buoni affari. Trattasi, nello specifico, degli stabilimenti balneari, ristoranti che operano nelle località turistiche e nelle città d’arte, ma anche società di noleggio, parcheggi e proprietari di beni di lusso a partire dalle barche. Nei giorni scorsi, ad esempio, è stata scovata nel Lazio una maxi-evasione, nel settore del noleggio con conducente, riguardante la cessione delle autorizzazioni senza effettuare alcuna dichiarazione al Fisco. Ma nel mirino delle Entrate ci sono anche i night club, le discoteche ed i “party estivi” spesso organizzati senza le necessarie autorizzazioni e senza alcuna dichiarazione degli introiti della serata al Fisco.

Controlli fiscali: nuovi criteri per identificare i grandi contribuenti

Con le imposte evase ogni anno in Italia da piccoli, medi e grandi contribuenti, si potrebbe finanziare sia la manovra di Bilancio annuale dello Stato, sia interventi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, a partire dai disabili, gli invalidi e tutti i cittadini non autosufficienti. Ne consegue che per il prossimo futuro, specie con la crisi che imperversa, sarà determinante per ragioni di equità e di ordine nei conti pubblici inasprire le attività di accertamento, controllo e riscossione.

Nell’ambito della riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, annunciata nei mesi scorsi, l’Amministrazione finanziaria ha reso nota la pubblicazione di un provvedimento grazie al quale, a seguito della messa a punto di alcuni criteri chiave, sarà possibile identificare, ai fini dei controlli, quelle che rientrano tra le grandi imprese, ovverosia quelle che “muovono” ogni anno più di 100 milioni di euro.