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L’Irap sui call center accentua la crisi

Siete studenti universitari o disoccupati in cerca del primo impiego? In attesa di trovare altro, molti inviano il curriculum ai call center, soprattutto al Sud sono diventati quasi una moda, dove giovani ed anche meno giovani, alcune volte rassegnati dalla mancanza di altri posti di lavoro, si apprestano a fare quest’esperienza. Ma anche qui inizia a farsi sentire la crisi. E non solo, qualcuno comincia a lamentarsi per le tasse. Renato Rabellino, segretario della Slc-Cgil, dichiara relativamente alla provincia di Torino:

In altre province, fuori Torino, già sono stati persi appalti, in qualche caso anche della pubblica amministrazione, a favore di call center del Sud. Nella crisi molte grandi aziende e anche banche e assicurazioni portano all’esterno, per abbattere i costi, l’assistenza o la gestione dei clienti. La tentazione è scegliere quelli che costano meno. Sono ben lieto se al Sud si creano posti di lavoro, ma non a scapito dei lavoratori piemontesi. Qui siamo riusciti negli anni ad arrivare a un buon numero di aziende dove è tutto regolare, non ci sono più co.co.pro, ogni anno si fanno le verifiche e si assume per non eccedere il 40% di tempo determinati sul totale. In molti dei nuovi call center del Sud non è così.

Il segratario afferma quindi che i call center del Piemonte soffrono la concorrenza delle altre Regioni che abbattono l’Irap. Si tratta di tasse quindi. Al Nord i lavoratori vengono assicurati, assunti, pagati di più e le aziende pagano anche l’Irap.

Prendiamo il caso di Contacta, un call center piemontese che lavora per Enel, Lavazza, Agos, Ferrero; ha 1200 dipendenti, il 75% ha contratto a tempo indeterminato, ha assunto 50 persone da inizio gennaio e nessun contratto a progetto. L’ad, Gabriele Moretti, è preoccupato:

Per aziende come le nostre il costo del personale pesa per l’80% e su questo si paga il 3,9% di Irap. Una follia. Ci sono Regioni dove la abbattono. E non basta: un mio dipendente costa 15 euro all’ora e ha tutte le tutele; ho visto call center del Sud che vendono le ore a 8 euro e al lavoratore ne danno 4. Come competo?