Evasione fiscale: nel 2011 verrà introdotto lo spesometro

I consumi privati diventeranno il nuovo punto di riferimento del 2011 per l’Agenzia delle Entrate e la sua lotta nei confronti dell’evasione fiscale: il nuovo anno verrà infatti caratterizzato da uno strumento piuttosto innovativo, quello che in molti hanno già ribattezzato come “spesometro”. Di cosa si tratta esattamente? Lo spesometro verrà utilizzato per dar vita a un accertamento sintetico ancora più approfondito, visto che altro non è che l’elenco da trasmettere all’amministrazione finanziaria da parte degli operatori economici, un novero che dovrà ricomprendere le stime più importanti in relazione all’Iva. Le novità in previsione sono già molte: si va dalla richiesta del codice fiscale al contribuente privato nell’ipotesi di acquisti di importi particolari, fissati adeguatamente dalle stesse Entrate, fino ad altri approfondimenti minuziosi, anche se la procedura in questione deve essere ancora limata e ultimata.

Rinascono i consigli tributari: ecco i dubbi dei Comuni

Mancano pochi giorni ormai alla vera e propria rinascita dei Consigli Tributari: ma di cosa si tratta esattamente? I Comuni italiani si affidano con grande fiducia al loro operato, soprattutto in vista di una più intensa lotta all’evasione fiscale e dell’Erario, ma in molti nutrono dubbi circa la struttura e la reale efficacia. Bisogna subito precisare che questi specifici organismi esistevano già qualche tempo fa, più precisamente nel corso degli anni Settanta, quando vi furono delle esperienze non troppo felici in tal senso; ora, con l’introduzione della cosiddetta manovra correttiva, si vuole provvedere a rendere più solida la collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza e l’Inps. L’obiettivo principale, piuttosto utopistico, sarebbe quello di reintrodurre i consigli entro la fine di questo mese, in modo da aumentare il premio per gli stessi comuni, ma non si comprende ancora bene la vera utilità di questi enti.

Evasione fiscale: il punto nella Regione Marche

Lo scorso anno le somme recuperate nella Regione Marche dalle azioni di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale si sono attestate in rialzo ad oltre 194 milioni di euro rispetto ai 177 milioni di euro del 2008. A darne notizia il mese scorso è stata la Direzione Entrate della Regione Marche, sottolineando come il bilancio sia stato non solo significativo, ma anche in linea con gli obiettivi programmati. In particolare, il rialzo del 10% delle somme incassate da evasione è frutto sia dell’impegno e delle capacità professionali, sia dell’utilizzo di strategie e strumenti di analisi del rischio attraverso nuove soluzioni tecnologiche. Dai dati di consuntivo resi noti dalle Entrate Marche emergono quasi 20 mila accertamenti nel 2009 ai fini dell’Iva, Irap ed imposte dirette che hanno portato al recupero di maggiore imposta per oltre 456 milioni di euro.

Il redditometro svela un’evasione da 10 milioni in Umbria

L’Agenzia delle Entrate ha scoperto un nuovo caso di evasione fiscale: alcuni contribuenti dell’Umbria, infatti, dichiaravano dei redditi ben modesti pur essendo in possesso di beni come yacht, appartamenti di lusso, automobili di grossa cilindrata e molto altro. I controlli in questione sono riusciti ad accertare che nel corso di quest’anno ben 10 milioni di euro sono stati nascosti al Fisco per quel che riguarda la maggiore imposta e le sanzioni relative. Si tratta dei consueti accertamenti sintetici, vale a dire quelli che indagano sul tenore di vita di determinati soggetti e, in base a tali rilevazioni, vanno a ricostruire quella che è l’effettiva capacità contributiva; in questo caso umbro, vi sono stati 500 accertamenti e il dato che balza immediatamente agli occhi è quello dell’elevata proficuità degli stessi. In effetti, per ogni singola indagine che è stata portata a termine, la maggiore imposta accertata è stata pari a una media di 12.900 euro, ma bisogna anche sottolineare che si sono registrati dei casi in cui sono stati raggiunti i 130.000 euro.