Home » INPS » Inps: regole meno rigide per le dilazioni dei debiti

Inps: regole meno rigide per le dilazioni dei debiti

La circolare numero 106 che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) ha provveduto a pubblicare soltanto tre giorni fa, contiene delle informazioni fondamentali per quel che riguarda le dilazioni da attuare in merito ai contributi e alla previdenza: in effetti, l’ente ha voluto espressamente rivedere le proprie regole e linee guida in tal senso, in modo da affrontare nel migliore dei modi l’attuale congiuntura economica negativa. Che cosa è stato modificato di preciso? Anzitutto, c’è da dire che si avverte subito una minore rigidità complessiva nelle regole, anche perché è stata riformulata in maniera sostanziale la disciplina che sta alla base delle dilazione previdenziale: l’obiettivo principale è quello di dar vita a uguali condizioni per tutti gli associati in relazione all’accesso al versamento dei contributi assistenziali, i quali beneficiano di una soluzione mediante le rate, visto che è stata riconosciuta senza ombra di dubbio l’obiettiva difficoltà del momento storico. Le novità dunque sono diverse, ma possono essere citate quelle più significative, in modo da comprenderne la portata.


I datori di lavoro avranno ora la possibilità di essere perfettamente in regola con gli obblighi di versamento
delle ritenute della previdenza
(si intende ovviamente quelle che si riferiscono alle retribuzioni dei dipendenti) anche con la soluzione rateale; inoltre, i contribuenti godranno di maggiore libertà, dato che è stata sancita l’abolizione dell’obbligo di pagamento della dodicesima parte del debito totale nel momento in cui si presenta la domanda di dilazione.

Ma non ci si è limitati esclusivamente a questo: in effetti, la domanda di rateizzazione potrà essere rivolta al solo agente di riscossione per quel che riguarda gli importi che sono iscritti a ruolo dall’Inps stessa. Infine, occorre rimarcare che, di fronte a una ipotesi di sospensione del pagamento dei contributi, la dilazione potrà comunque proseguire e rimanere valida attraverso una valutazione da parte del direttore della sede, ma solo nel caso in cui sia continuato con regolarità il versamento delle rate.