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Fisco ed atti giudiziari: stop alle doppie notifiche

L’Agenzia delle Entrate venerdì scorso, 28 maggio 2010, ha annunciato l’emanazione di una importante Circolare, la numero 27/E, con la quale viene posta sostanzialmente la parola fine sulle doppie notifiche di atti giudiziari tra il centro e la periferia dei competenti Uffici del Fisco. Nella Circolare, infatti, si spiega come il cittadino possa ora solamente notificare l’atto, in merito ad un contenzioso con il Fisco, solo all’ufficio periferico competente piuttosto che andarlo a notificare anche presso la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate. Trattasi quindi di un chiarimento, una grossa novità che va ad alleggerire, in materia di adempimenti, sia il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, sia il peso burocratico a carico del contribuente per la notifica degli atti processuali. Nella Circolare, visionabile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, viene altresì spiegato come le notifiche debbano essere effettuate presso l’Avvocatura distrettuale o generale competente solo nel caso in cui l’Avvocatura stessa si è già costituita nei giudizi.

In questo modo si snelliscono le procedure per gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, ma nello stesso tempo si alleggerisce il peso burocratico anche per i contribuenti in contenzioso con il Fisco, ovverosia per i professionisti, siano essi commercialisti o avvocati, che li difendono. In questo ultimi giorni di maggio l’Agenzia delle Entrate ha comunicato diverse novità in materia fiscale, tra cui una delle ultimissime è data dalle operazioni con i Paesi a fiscalità privilegiata per le quali arrivano ufficialmente i modelli per la loro comunicazione all’Amministrazione finanziaria.

In attuazione ad un Decreto ministeriale dello scorso mese di marzo, infatti, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha firmato un apposito provvedimento con il quale è stato approvato il modello di comunicazione per “mappare” gli scambi economici che vengono effettuati con i cosiddetti Paesi “black-list“. Trattasi chiaramente di un nuovo provvedimento che introduce un nuovo giro di vite a contrasto delle frodi fiscali nazionali ed internazionali.