Home » Scadenze Fiscali » Cassa Forense: ancora due giorni per versare i contributi

Cassa Forense: ancora due giorni per versare i contributi

Sono rimasti soltanto due giorni per versare i contributi assistenziali e previdenziali alla Cassa Forense. Tutti i soggetti che sono iscritti a quest’ultima hanno l’obbligo di versare entro domani la prima delle quattro rate, oppure un’unica soluzione, dei contributi minimi obbligatori che sono dovuti per quest’anno. L’adempimento può essere perfezionato attraverso il bollettino Mav (pagamento Mediante Avviso). Di quali tipi di contributi si tratta? Per approfondirli è necessario rifarsi alle delibere di questa Cassa Forense.

Ad essa sono dovuti i contributi soggettivi di base e modulari, quelli integrativi e anche quelli di maternità. Nel primo caso, gli iscritti devono pagare una somma che è proporzionale al reddito professionale netto che è stato prodotto nel corso dell’anno. In pratica, si tratta del reddito che risulta dalla dichiarazione Irpef e dalle sue successive definizioni (vedi anche Il 2 luglio termineranno le contribuzioni per Cassa Forense e Inarcassa). Vi sono comunque da tenere in considerazione anche i contributi minimi, esclusi dall’anno solare che segue la maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. A partire dal primo anno solare in questione, i pensionati di vecchiaia devono corrispondere il contributo fino al limite del 5% del reddito professionale netto ai fini dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche.

Il contributo modulare è pari invece all’1% del reddito che è stato dichiarato ed è destinato al montante individuale nominale su cui si va a calcolare la quota modulare del trattamento pensionistico. I pensionati sono invece esclusi da quest’ultimo pagamento, fatta eccezione per quelli di invalidità. Vi sono comunque delle agevolazioni ben precise per i soggetti giovani. In effetti, quando si ha a che fare con il compimento del trentacinquesimo anno di età, il contributo soggettivo minimo di base e modulare viene ridotto di cinquanta punti percentuali per i primi cinque anni di iscrizione alla Cassa Forense, mentre quelli in autoliquidazione mantengono invariate le loro somme in denaro.