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Agenzia delle Entrate: gli ispettori setacciano i litorali

Una cosa è possedere un’imbarcazione di lusso, un’altra è spacciarsi per una società fittizia di noleggio di imbarcazioni quando poi l’utilizzo del mezzo è solo ad uso personale. A farlo presente è l’Agenzia delle Entrate in concomitanza con l’annuncio di una serrata campagna antievasione degli ispettori dell’Amministrazione finanziaria dello Stato che hanno letteralmente passato al setaccio i nostri litorali, in particolare nelle Regioni di Campania, Liguria e Friuli Venezia Giulia, al fine di andare a scovare le cosiddette “società di comodo”. Per chi possiede un’imbarcazione di lusso, “camuffata” da mezzo per il quale si esercita un’attività di noleggio, i vantaggi fiscali sono rilevanti e ad indicarli è proprio l’Agenzia delle Entrate con una nota. In particolare, la società di comodo in questo modo, innanzitutto, può sia andarsi a scaricare l’imposta sul valore aggiunto (Iva), sia detrarre in maniera del tutto indebita, illecita e truffaldina le spese per il mantenimento e per la manutenzione della barca, nonché quelle per tutto l’equipaggio.

Inoltre, con la società di comodo il proprietario della barca può permettersi il “lusso” di non sborsare l’Iva pagata per l’acquisizione del mezzo con la formula del leasing, ed inoltre il soggetto giuridico fittizio garantisce al titolare una separazione patrimoniale tra il patrimonio della società e quello detenuto dal proprietario con la conseguenza di un beneficio indebito dato dalla responsabilità limitata.

Come se non bastasse, inoltre, creare una società di comodo e fingersi un noleggiatore di barche significa anche risparmiare il 50%, nonché l’Iva, sull’acquisto del gasolio non andando a pagare le accise. Gli ispettori con i controlli estivi hanno così smascherato numerosi soggetti proprietari di barche di valore superiore a 1,5 milioni di euro che, avvalendosi in tutto e per tutto del carattere elusivo offerto dalla costituzione di una società di comodo, di norma con un capitale sociale minimo, hanno in sostanza andato a sfruttare in maniera indebita, abusandone, il vantaggio offerto dalla forma giuridica della società di noleggio.