Agenzia delle Entrate: aggiornati i software Gerico e Siria

La giornata del 1° giugno scorso è stata fondamentale dal punto di vista tributario, soprattutto per quel che concerne l’ambito informatico. In effetti, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato delle apposite note per informare degli aggiornamenti a due dei principali software che sono stati messi da tempo a disposizione dei contribuenti: nel dettaglio, si tratta di Gerico e Siria, ovviamente in riferimento all’anno attualmente in corso. Per quel che concerne Gerico, il prodotto in questione, nella sua versione Beta, consente il calcolo della congruità fiscale in materia di studi di settore. Ebbene, partendo dai 206 studi del periodo d’imposta 2010, la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a introdurre anche i cosiddetti correttivi di crisi, i quali dovranno essere applicati in via eventuale alle risultanze.

Studi di settore: tavola rotonda Entrate – Pmi

In data odierna, 11 febbraio 2010, a Roma, s’è tenuta una tavola rotonda sugli studi di settore al fine di fare il punto sullo stato dell’arte; a darne notizia è l’Agenzia delle Entrate che ha trattato il tema con il Sose – Società per gli Studi di Settore S.p.A. – e con le associazioni delle imprese del commercio, dei servizi e dell’artigianato. Dall’incontro, ed in base ai risultati illustrati, è tra l’altro emerso come i “correttivi anticrisi” 2008 messi a punto per gli studi di settore abbiano funzionato. In merito, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha messo in risalto il fatto che sono stati oltre un milione i contribuenti che, applicando i correttivi, hanno mantenuto la congruità degli studi o si sono avvalsi di una riduzione per quel che riguarda i maggiori ricavi. Di conseguenza gli studi di settore anche ai tempi della crisi hanno mantenuto la loro efficacia a conferma di come, secondo le Entrate, non trattasi di uno strumento calato dall’alto.

Cassazione: gli studi di settore necessitano sempre di contraddittorio

Le ultime sentenze delle Sezioni unite della Corte di Cassazione mettono in evidenza un’interessante realtà dal punto di vista fiscale: in effetti, gli studi di settore, così come era stato disposto in precedenza per i parametri, rappresentano un vero e proprio sistema di ricostruzione del reddito del contribuente e, per tale motivo, costituiscono anche delle presunzioni semplici, le quali però devono sempre essere accompagnate dal sostegno di altri elementi volti a rafforzare la pretesa da parte del Fisco. Inoltre, dettaglio non trascurabile, l’accertamento in questione può avere luogo solamente dopo che vi è stato il contraddittorio con lo stesso contribuente. Sono queste le conclusioni a cui sono giunte, per l’appunto, le sentenze 26635, 26636, 26637 e 26638 che la Cassazione ha provveduto a pubblicare e depositare due giorni fa. Cosa possiamo recepire da queste disposizioni?