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L’Ungheria è pronta ad abolire le tasse anti-crisi nel 2012

Il governo ungherese ha mostrato la propria disponibilità ad abolire le crisis tax nei settori delle telecomunicazioni, del commercio al dettaglio e dell’energia dopo il 2012: la presa di posizione della nazione magiara non è di poco conto, anzi si inquadra perfettamente nella riforma straordinaria del fisco che verrà avviata a partire dal 2013, così come ha annunciato anche il segretario di Stato del ministero dell’Economia, Andras Karman. Lo stesso Karman ha precisato come i tributi aggiuntivi verranno completamente eliminati il prossimo anno grazie alle misure implementate dal governo di Budapest, a conferma che la ripresa economica è partita in maniera soddisfacente a queste latitudini. Il segretario ha inoltre chiarito come l’esecutivo ungherese sia pronto a pianificare un miglioramento del budget di bilancio di circa 550 miliardi di fiorini (2,8 miliardi di dollari) sempre nel 2012, mentre gli incrementi economici saranno pari a 900 milioni di fiorini nel 2013 e nel 2014.


Le misure in questione sono state introdotte a partire dal 2010: si è trattato soprattutto della cosiddetta “flat tax”, imposta che beneficia di un’aliquota unica pari al 16% e che va a colpire i redditi delle persone fisiche, e la crisis tax relativa alle grandi aziende del paese, la quale sarebbe dovuta durare per altri due anni mediante un prelievo straordinario nei comparti già citati in precedenza.

Dunque, si può pensare che il “second economic action plan” del parlamento ungherese abbia funzionato alla perfezione, visto che i due punti cardine erano proprio questi: l’intento principale rimane, comunque, quello di conseguire dei target di bilancio in linea con i dettami dell’Unione Europea, vale a dire un deficit pari al 3,8% per quel che concerne l’esercizio finanziario dello scorso anno, ancora da stimare, e del 3% in questo 2011. Tra l’altro, da poco meno di un anno sono in vigore nuove aliquote, tra cui possiamo citare il 19% dell’imposta sul reddito delle società e la nuova tassa sul lusso che viene applicata su appartamenti, autovetture e barche.