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La tassa sulle merendine scatena le polemiche

Che le tasse stimolino la fantasia di politici e funzionari è ormai una certezza, altrimenti non si spiegherebbero molti provvedimenti e ipotesi che sono stati lanciati negli ultimi tempi: l’ultima idea bizzarra è quella che è venuta in mente a Renato Balduzzi, attuale titolare del Ministero della Salute. A dire la verità, la sua iniziativa non è proprio campata per aria, visto che l’hanno pensata anche altri paesi europei e non solo, ma l’idea di introdurre una tassa sulle merendine ha fatto storcere il naso a non pochi soggetti. Non è un caso che questa imposta sia stata ipotizzata dallo stesso Balduzzi, dato che di solito si pensa di apportare dei vantaggi alla salute di noi tutti facendo lievitare il prezzo dei cibi più dannosi.

TASSA SUI BAGEL A NEW YORK
Per l’appunto, il ministro aveva confidato tempo fa la misura in questione al noto periodico Famiglia Cristiana, prendendo spunto da quanto già sperimentato negli Stati Uniti e in Francia (tra i cibi più colpiti figurano le patatine fritte e le bibite gassate): l’obiettivo è quello di scoraggiare il ricorso a questo “junk food, il cibo spazzatura che è molto in voga nelle fasce più giovani di età, ma soprattutto una delle cause principali dell’obesità tra i ragazzini di oggi.

LA FAT TAX CONTRO OBESITA’ E CIBI SPAZZATURA

Le polemiche non sono relative allo scopo dichiarato, ma a quello nascosto. In effetti, si sta protestando contro il presunto ennesimo tentativo del governo di raggranellare altro denaro con balzelli e tributi, senza dimenticare il fatto che bisognerebbe capire nel dettaglio qual è la differenza tra il cibo spazzatura di cui si parla e i dolci normali. Secondo il predecessore di Balduzzi, Ferruccio Fazio, questa tassa è sbagliata e indiscriminata, in quanto causa di nuovi rincari tariffari, a tutto svantaggio dei consumatori; inoltre, il settore dolciario non è d’accordo, colpito gravemente com’è dalla recessione economica.