Sciopero contro spending review guidato da Cgil

Scendono in piazza i lavoratori del settore pubblico guidati da Cgil e Uil contro i tagli al settore contenuti nel decreto sulla spending review del Governo Monti.

Con lo slogan “abbiamo già dato” insorgono 30 mila dipendenti del settore pubblico, ma la discussione ruota intorno ai grandi assenti cioè i lavoratori della Cisl. Così la Camusso ha commentato l’assenteismo:

Sciopero generale Cgil Uil

Susanna Camusso in qualità di segretario generale della Cgil annuncia che i lavoratori sono pronti ad uno sciopero generale. I lavoratori pubblici hanno proclamato all’unanimità uno stop totale previsto per il 28 settembre che comprenderà lavoratori della Cgil e della Uil. Se non verranno date risposte positive su redditi e lavoro nella Legge di Stabilità, sarà inevitabile lo stop nazionale.

Esodati esclusi dalla riforma del lavoro? Fornero sotto attacco

La riforma del lavoro del Ministro Fornero è l’oggetto della discussione politica della giornata di oggi tra Governo e Cgil. La riforma sfiora 65 mila lavoratori, ma secondo i Sindacati non è abbastanza ed è necessario un passo indietro del Governo, dato che con la soluzione attuale si escludono una grande fetta di ex-lavoratori. La riforma non sarebbe equa secondo più fonti, visto che sulla carta si preoccupa solo di una parte ristretta dei cittadini italiani, escludendo tutti gli altri.

La Fornero difende il suo operato ritenendo che “non ci sono risorse per tutti” e respinge gli attacchi:

Il governo non è nè cieco nè sordo ai problemi del Paese. Abbiamo 65.000 persone che vengono salvaguardate, ci dicono che non bastano e ci sono persone non incluse. Studieremo il problema. Non abbiamo ora nè numeri degli altri esodati nè accantonamento di risorse.

La riforma si preoccupa di trovare una soluzione per 65 mila ex-lavoratori, ovvero tutti quelli “lasciati a casa” entro dicembre 2011. La soluzione “in due tempi” non piace però ai Sindacati, che preferiscono un “tutto o niente” che al momento è però impossibile.