Le nuove imposte turistiche di Barcellona

La tassa di soggiorno è senza dubbio l’argomento maggiormente dibattuto per quel che riguarda il nostro paese e i diversi comuni coinvolti: l’ultimo caso su cui si è posto l’accento è quello di Licata, mentre, spostandosi più a Nord, a Bologna già si calcola il gettito. Ma anche all’estero la situazione non cambia di molto. In particolare, chi volesse recarsi in una meta ambita e molto gettonata come Barcellona, si accorgerà di una nuova spesa che dovrà essere sostenuta per la vacanza. In effetti, la Spagna vive una delle situazioni finanziarie più complicate dell’intera eurozona, dunque, oltre ad aver deciso di aumentare le tasse aeroportuali, ha imposto anche una salata tassa di soggiorno per la città catalana.

I porti europei varano una serie di novità fiscali

I porti dell’Unione Europea si apprestano a vivere un 2011 ricco di novità e innovazioni dal punto di vista tributario: Germania e Spagna, in particolare, sono le maggiori beneficiarie in questo senso, visto che le strutture di Brema e Barcellona sono pronte a introdurre una riduzione di circa dieci punti percentuali relativa ai propri diritti, un’agevolazione del 14% per quel che concerne la tassa sulle merci e un altro taglio del 7% in relazione alle imposte di ancoraggio. Le tariffe in questione, dunque, subiranno delle modifiche rilevanti, ma si tratta soltanto delle prime due esperienze che serviranno poi come esempio anche per le altre capitali del Vecchio Continente. Come mai si è deciso di focalizzare l’attenzione fiscale sul trasporto e sul commercio marittimo?

Calcio e tasse: in Spagna è ora di fare i conti con la crisi

In Spagna la crisi economica c’è e si sente. Ma per due squadre del campionato di calcio spagnolo, il Barcellona, fresco campione d’Europa, ed il Real Madrid di Florentino Perez, non sembra ancora arrivato il momento di “adattarsi” al mutato scenario. In particolare, il Real Madrid, con l’acquisto di Kakà e di Cristiano Ronaldo ha imposto palesemente le Legge del più forte in Europa, che coincide con chi in questo momento ha più soldi da spendere. Ma nonostante il mercato sia libero, tutto ciò crea delle distorsioni sulla concorrenza che stanno generando anche effetti nefasti sul campionato italiano di calcio che in termini di qualità rischia di impoverirsi. Non mancano infatti i campioni di squadre come il Milan e l’Inter che sono palesemente attratti dalle sirene spagnole, sia con la speranza di strappare ingaggi più elevati, sia con l’obiettivo di andare a giocare la Champions League con il Barcellona o con il Real Madrid, ovverosia con quanto di meglio al momento il calcio internazionale possa offrire.