Home » Acconto IVA » Spesometro, iva trimestrale e operatori finanziari

Spesometro, iva trimestrale e operatori finanziari

Scatta la scadenze per lo spesometro, utilizzato dall’Agenzia delle entrate per rappresentare il reddito reale giungendo a conoscenza degli acquisti fatti nel 2013 per un importo pari o superiore a 3.600 euro. Due le date di riferimento: il 22 e il 30 aprile. La prima scadenza interessa chi liquida l’Iva ogni tre mesi, mentre il 30 aprile spetterà agli operatori finanziari attraverso cui passano i pagamenti per acquisti dai 3.600 euro in su fatti con carta di credito e bancomat. Tra qualche giorno il Fisco conoscerà le spese sostenute nello scorso anno e se è stato acquistato qualche articolo di lusso, e se la cosa non sarà congrua con quanto dichiarato chiederà spiegazioni.

Spesometro, gli adempimenti fiscali dei contribuenti passivi di Iva

Sarà quindi necessario comunicare all’Agenzia delle entrate sia le prestazioni rese che ricevute. I commercianti, dovranno comunicare tutte le vendite emesse con fattura. Per i commercianti al dettaglio, lo spesometro scatta soltanto se le operazioni per cui non c’è l’obbligo di fattura (ma documentate da scontrino o ricevuta fiscale) hanno un importo pari o superiore ai 3.600 euro. Per tale motivo chi ha acquistato automobili, gioielli, abbigliamento e accessori di lusso o chi ha pagato viaggi costosi o iscrizioni a club sportivi andrà sotto la lente d’ingrandimento del Fisco. I commercianti, le imprese e gli operatori finanziari che venderanno questi beni avranno a loro volta  l’obbligo di comunicarlo al Fisco. Restano fuori dallo spesometro le cessioni all’esportazione fatte dalle imprese, le importazioni e gli acquisti intracomunitari che sono già soggetti ad altre rilevazioni da parte dell’anagrafe tributaria.