Home » News Fiscali » Sistri, proroga fino al 30 aprile per la dichiarazione annuale

Sistri, proroga fino al 30 aprile per la dichiarazione annuale

Il Sistri (l’acronimo indica il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) ha bisogno di tempo per la propria attuazione completa e il governo ha intenzione di concedere questa proroga: il 2010, infatti, si dovrebbe concludere con la pubblicazione di un apposito decreto ministeriale, il quale certificherebbe in tal modo il prolungamento del regime transitorio su documenti di carta e supporti informatici. La nuova data che è stata fissata a questo proposito è il 31 maggio del 2011, quindi vi sono almeno altri cinque mesi a disposizione delle imprese per verificare personalmente se il sistema in questione è funzionale o meno. Le sanzioni pecuniarie, anch’esse previste entro la fine di quest’anno, verranno applicate in futuro. I differimenti, comunque, riguardano anche il termine ultimo che deve essere rispettato per la presentazione della dichiarazione annuale, visto che dal 31 dicembre si è passati al prossimo 30 aprile.


La legge in questione ha completamente revisionato il precedente testo normativo che aveva introdotto lo stesso Sistri (il Dm del 17 dicembre 2009) e rappresenta una fondamentale boccata di ossigeno per moltissime aziende del nostro paese, ancora alle prese con le difficoltà relative alla nuova gestione dei rifiuti. Il Mud (Modello Unico di Dichiarazione ambientale), tra l’altro, sarà rimpiazzato dal sistema telematico.

Come funziona esattamente il Sistri? Le imprese e gli enti che di norma producono rifiuti, insieme a tutti gli operatori del settore, hanno l’obbligo di iscriversi al sistema, versando di conseguenza un canone annuale per il suo utilizzo e adeguandosi alle nuove tecnologie: chiavette Usb, software e dispositivi di localizzazione satellitare saranno così in grado di garantire la tracciabilità del carico di rifiuti. L’innovazione è di rilievo, si è parlato addirittura di un cambiamento epocale per quel che concerne gli adempimenti connessi all’ambiente, ma l’iscrizione si sta rivelando più ardua del previsto: la speranza è che questi mesi aggiuntivi consentano alle parti interessate di acquisire ulteriori competenze sull’operatività del sistema.