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Cose da fare dopo l’apertura di una Partita Iva

Quali sono gli obblighi ai quali è necessario adempiere dopo aver aperto una Partita Iva? Sono diversi e per destreggiarsi in essi è opportuno tutti i passi da fare una volta aperta la Partita Iva.

Gli obblighi sono quattro: iscrizione alla Cassa previdenziale di appartenenza, iscrizione alla Camera di Commercio, Intestazione dei contratti e Predisposizione dei registri contabili. A chi sono riferiti? Dopo aver aperto la partita Iva, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività continuativa e abituale un libero professionista deve procedere obbligatoriamente a:

  • Iscrizione alla Cassa previdenziale di appartenenza: ogni libero professionista dovrà iscriversi alla cassa previdenziale di appartenenza per il versamento dei contributi previdenziali e del contributo di maternità se previsto. In alternativa vi è la possibilità di iscriversi alla gestione separata INPS.
  • Iscrizione alla Camera di Commercio: l’iscrizione alla Camera di Commercio non è obbligatoria per tutti ma solo per coloro i quali svolgono attività il cui reddito sia classificato come reddito d’impresa e come tali vanno dichiarati anche in Camera di Commercio.
  • Intestazione dei contratti: le utenze dei beni immobili e mobili destinati all’attività devono essere intestati al titolare della Partita Iva per poter beneficiare della deduzione dei costi e delle detrazioni dell’Iva derivanti da acquisti di beni e servizi.
  • Predisposizione dei registri contabili: in base al regime contabile prescelto dovranno essere predisposti i libri e i registri obbligatori. In caso di assunzione di dipendenti si dovrà predisporre, oltre al Libro Unico dove indicare i dati sensibili dei dipendenti, sarà necessaria anche la comunicazione dei dati stessi agli uffici previdenziali per l’apertura delle rispettive posizioni previdenziali e assistenziali.