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Cosa sapere prima di richiedere un mutuo

Nell’anno precedente i mutui ipotecari richiesti sono stati circa 200 mila, un dato molto minore rispetto ai 500 mila di pochi anni fa. Per quanto riguarda invece i mutui chiesti e non erogati il dato esatto non è disponibile ma diversi indicatori sembrano far propendere per una crescita degli stessi. Ad esempio le insolvenze, che in base ai dati Crif potrebbe nel terzo trimestre 2012 sono aumentato all’1,9 % (rispetto all’1,6 % del trimestre scorso) e potrebbero avvicinarsi al record storico del 2010 quando il dato schizzò al 2,3 %.

Considerato che è abbastanza assodato il fatto che in tempo di crisi le erogazioni tendono a ridursi rispetto al numero di richieste occorre tentare di giocare in anticipo. Pertanto il consiglio è quello di richiedere numerosi preventivi di mutuo in diversi istituti, in modo tale da spuntare il tasso più vantaggioso. Pertanto potrebbe benissimo accadere che chi eroghi il mutuo sia un istituto diverso rispetto a quello abituale, quello dove in pratica si ha il conto corrente. Inoltre potrebbe anche essere utile conoscere in anticipo quali siano le richieste a cui andiamo incontro quando abbiamo a che fare con un istituto di credito. Ad esempio è molto utile conoscere in anticipo quale sia la rata massima potenziale che è possibile ottenere con il proprio reddito.

Inoltre, visti i rischi di insolvenza in aumento, le banche molto spesso chiedono una fideiussione. Tale pratica negli anni scorsi era per lo più usata nel caso in cui si avesse un basso rating, cioè un indice di affidabilità sotto la media. Adesso invece è molto in voga la pratica di chiedere una ulteriore garanzia rispetto all’ipoteca sull’immobile.

Utile è anche calcolare il loan to value, e cioè la percentuale di finanziamento massima accordabile in base al valore dell’immobile. In genere parliamo del 60 -70 %, ma le banche possono spingersi anche sino all’80 %. Sopra tale valore occorrerà una opportuna assicurazione a copertura dell’importo eccedente.