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730 precompilato, le informazioni errate sul sito dell’Agenzia delle Entrate

Sul sito internet dell’Agenzia Entrate sono state inserite alcune istruzioni errate per quanto concerne il 730 precompilato.

Si tratta di informazioni alle quali i contribuenti dovranno attenersi per ripristinare le detrazioni irpef spettanti ed ovviare all’errata liquidazione proposta in maniera automatica.

Nello specifico, l’Agenzia delle entrate avvisa i contribuenti che quando nella finestra di accesso alla precompilata appare il messaggio «nel tuo 730 precompilato non sono riportati i giorni di lavoro dipendente o di pensione, quindi l’esito (debito o credito) non tiene conto delle relative detrazioni», è necessario intervenire per evitare la trasmissione di un 730 errato.

Le giustificazioni fornite dal fisco per il mancato inserimento dei giorni di lavoro o pensione e, di conseguenza, delle relative detrazioni irpef spettanti è la seguente: sono pervenute più certificazioni uniche. Per questo motivo, si legge ora nella sezione aggiornata delle info&assistenza del sito internet delle Entrate «l’esito del 730 (debito o credito) non tiene conto delle detrazioni previste per i redditi di lavoro dipendente o di pensione».

Tale implementazione è diretta conferma della vera e propria falla contenuta nel sistema di generazione del 730 precompilato che fin dall’indomani dell’apertura del canale di accesso ItaliaOggi non aveva tardato nell’evidenziare (si veda ItaliaOggidel 16 e del 25 aprile scorso). In buona sostanza tutte le volte in cui sulla posizione di un singolo contribuente sono state trasmesse più certificazioni uniche da parte dei vari sostituti, il software di predisposizione della precompilata non inserisce i giorni di lavoro o pensione nell’anno azzerando, a priori, l’importo delle detrazioni irpef spettanti.

Ovviamente tale situazione crea un errore nella liquidazione dell’importo complessivo del modello precompilato, a totale svantaggio del contribuente, in misura esattamente pari all’effettivo importo delle detrazioni spettanti sulla base del cumulo dei redditi di lavoro e/o pensione posseduti nell’anno di riferimento.