Tassa di soggiorno: alberghi pronti allo sciopero

Nel nostro Paese è in stato di agitazione una categoria economica che, al contrario ad esempio dei benzinai, non è solita proclamare scioperi o annunciare delle vere e proprie “serrate”. Eppure gli albergatori, in accordo con quanto deciso dal Consiglio Direttivo della Federalberghi-Confturismo, hanno annunciato lo stato di agitazione per protestare contro una misura inserita nel cosiddetto federalismo fiscale municipale. Al centro della questione c’è la possibilità che nel nostro Paese, su scala nazionale, venga introdotta la cosiddetta tassa di soggiorno che andrebbe a mettere sotto pressione un settore come quello del turismo che negli ultimi tre anni ha dovuto far fronte al calo dei consumi e delle spese per le vacanze da parte degli italiani. Quella che Federalberghi-Confturismo bolla come una “sciagurata ipotesi vessatoria nei confronti dei consumatori italiani e stranieri“, potrebbe così portare ad uno sciopero il 17 marzo, giorno in corrispondenza del quale è stata dichiarata la Festa Nazionale per la celebrazione dell’Unità d’Italia.

Tassa di soggiorno estesa a tutti i comuni

Nuova ipotesi per la tassa di soggiorno, che dovrebbe essere estesa a tutti i comuni e non limitata ai capoluoghi. La proposta sarà sottoposta al «sì» dei sindaci. Finora infatti la tassa di soggiorno é stata limitata ai capoluoghi, finora applicata a Udine ma non a Lignano Sabbiadoro, a Lucca, ma non nella cittadina turistica di Viareggio, a Messina ma non a Taormina. Il federalismo fiscale municipale porta così di nuovo alla luce la tassa di soggiorno, un dazio datato 1910, soppresso nel 1989 che però in situazioni economiche non facili, torna alla ribalta per iniettare liquidità nelle casse dei comuni.

Vacanze: molti gestori di lidi evadono le tasse

Iniziano le vacanze: luglio e agosto sono i mesi in cui le spiagge pullulano di bagnanti. Difficile trovare un posto per l’ombrellone, quasi impossibile, eppure nessuno rinuncia: avete avuto le ferie proprio durante questo periodo e non volete, non potete farvele sfuggire. Carpe dìem, come dicevano i latini. E allora via in auto, sotto un sole cocente per raggiungere la meta della nostra vacanza relax.

Eccoci qui, la spiaggia, il mare, un’ammasso di gente, due metri quadrati esatti per il nostro ombrellone, le sdraio invece le prenderemo dal gestore del lido. Eccolo, il bagnino, colui ch eti terrà compagnia questi dieci giorni, si avvicina, ci dice quanto dobbiamo pagare, sborsiamo tot euro. Ci saluta. Nessuno scontrino.