Moratoria fiscale per aiutare gli artigiani

Nel nostro Paese, a causa della chiusura di ben 52 mila botteghe artigiane, sono stati persi negli ultimi tre anni in tale settore la bellezza di 108 mila posti di lavoro. A fornire questo dato è stata Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, nel sottolineare la necessità di inserire anche l’artigianato tra i settori in crisi, e di fare in modo che il Governo a loro favore adotti una moratoria fiscale che, inoltre, porti ad un’estensione degli ammortizzatori sociali e di tutte le altre misure straordinarie a favore delle professioni e del settore delle arti. D’altronde l’artigianato è un settore di spicco per il nostro made in Italy nel mondo, ragion per cui secondo Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani occorre intervenire agendo, tra l’altro, sia sulle agevolazioni per quel che riguarda l’accesso al credito, sia sulla leva fiscale.

Albo artigiani: niente bollo per la Comunicazione Unica

La risoluzione 24/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha chiarito alcuni aspetti fiscali relativi al mondo dell’artigianato: in particolare, sono state messe in luce le modalità di applicazione del bollo sulla cosiddetta Comunicazione Unica. Il modello tributario ComUnica, infatti, prevede il bollo solamente in relazione alla presentazione al registro delle imprese, mentre tale operazione non deve essere effettuata sulle pratiche successive, vale a dire quelle che sono volte all’ottenimento dell’iscrizione all’albo degli artigiani. La pubblicazione del documento già citato in precedenza si è resa necessaria a seguito di uno specifico interpello della Regione Marche. Le conclusioni della risoluzione fiscale sono la diretta conseguenza della lettura del Dpr 642 del 1972, in base al quale l’imposta viene scontata dalle domande, dagli atti e dalle denunce che vengono presentate in via telematica o tramite il supporto informatico. Tra l’altro, altre importanti precisazioni in merito si possono rinvenire nella norma istitutiva della Comunicazione Unica: in effetti, l’articolo 9 prevede che l’imposta di bollo venga fissata in 17,50 euro per quel che concerne le ditte individuali rispetto ai precedenti 42 euro. Dunque, occorre fare dei chiarimenti precisi.

 

Gli artigiani romani verranno sottoposti ad una doppia tassazione

Dallo scorso 16 marzo, le imprese romane che intendono iscriversi o cancellarsi dall’Albo delle Imprese Artigiane saranno sottoposte ad una doppia tassazione; infatti, esse non dovranno solamente versare gli usuali diritti di segreteria alla Camera di Commercio del Comune, ma dovranno anche pagare un ulteriore diritto di segreteria. La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) ha vivamente protestato contro la nuova imposizione, chiedendo delle spiegazioni all’assessore al Commercio Davide Bordoni. Il sindacato rivendica maggiori misure di sostegno a favore delle imprese, piuttosto che un raddoppio dei costi per la costituzione o la modifica delle stesse. Il diritto di segreteria comunale è una tassa non elevatissima (per entrare nel dettaglio, sono dovuti 20+1 euro al momento dell’iscrizione, mentre la tassa ammonta a 15+1 euro per la cancellazione dei dati), ma l’elemento che ha maggiormente indispettito gli artigiani è stato l’ambiguità nelle motivazioni del provvedimento.