Regno Unito, il Fisco introduce il Contractual Disclosure Facility

Il Fisco britannico ha deciso di essere più buono, ma non in maniera eccessiva. Il principio di fondo è uno solo, vale a dire che le incriminazioni tributarie possono essere sospese attraverso un apposito ravvedimento, ma comunque le sanzioni pecuniarie rimarranno sempre valide: non vi sarà dunque una incriminazione automatica per coloro che si saranno macchiati di evasione fiscale, ma i contatti con l’amministrazione finanziaria e la presentazione di documenti volti a certificare la situazione saranno ritenuti due comportamenti giusti e di cui tenere conto. La particolarità delle sanzioni, però, è stata introdotta per non essere troppo permissivi nei confronti di quei contribuenti che hanno provocato un danno evidentemente molto grande alle casse dello Stato.

Fidelizzazioni: per l’Ue non sussiste la detraibilità dell’Iva

La fidelizzazione è una delle pratiche di marketing più gettonate dalle aziende, soprattutto per il fatto che in questo modo si riesce a mantenere la clientela già esistente con appositi servizi da offrire: questi specifici programmi, comunque, sono ora al centro di una decisione molto importante dal punto di vista fiscale, la quale ha riguardato in primis la Gran Bretagna e, poi, in maniera più allargata, l’intera Unione Europea. Cerchiamo di comprendere nel dettaglio la questione. In pratica, i tipici soggetti che vengono coinvolti nelle fidelizzazioni sono gli sponsor, il gestore del programma e i fornitori, vale a dire coloro che erogano i cosiddetti premi fedeltà a fronte di un determinato punteggio. È l’applicazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto la pietra del paragone di queste iniziative.

Lotta del Fisco britannico contro il contrabbando di sigarette

Il Fisco britannico lancia l’allarme contro le sigarette: non si tratta certo di un problema legato alla salute, ma una questione più strettamente economica. Infatti, il traffico illegale di tabacco starebbe sottraendo ogni anno ben 3 miliardi di sterline alle casse del Regno, una cifra altissima, la quale potrebbe invece esser utilizzata per il miglioramento dei servizi pubblici essenziali. L’iniziativa che attuerà il governo inglese al fine di fronteggiare questa piaga è presto spiegata; dopo la massiccia campagna pubblicitaria contro il contrabbando, si è mossa l’agenzia delle entrate britannica, la Hm Revenue & Customs, che ha incaricato numerosi ispettori specializzati di sorvegliare il fenomeno. I compiti di questi ispettori consistono sostanzialmente nell’intercettazione e smantellamento della catena di supporto e distribuzione di quelle merci che eludono il controllo statale.