Lotta evasione fiscale: il piano 2011 delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate con una apposita circolare, la numero 21/E, ha alzato ufficialmente il velo sul “piano” di lotta all’evasione a valere sull’anno in corso, sottolineando tra l’altro come la campagna annuale di recupero delle tasse sarà sostanzialmente nel segno della continuità, ovverosia in linea con il 2010 visti i risultati che sono stati raggiunti e comunicati nelle scorse settimane. E così, al riguardo, l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha precisato come continuerà a mantenere la “mano ferma sui big”, ovverosia su quelli che sono nel nostro Paese i grandi contribuenti. Al riguardo nel 2011, a carico dei big, l’Agenzia delle Entrate punta sia a consolidare, sia a migliorare ulteriormente gli standard qualitativi sulle attività antievasione a carico dei grandi contribuenti effettuate nel corso del 2010, mentre per le imprese di medie dimensioni si procederà su tre fasi, date dalla mappatura prima, e dal censimento dei rischi e dalla selezione dei contribuenti poi.

Evasione fiscale: Veneto, nuovo recupero milionario

Commercializzazione di pellame con frode ai danni del Fisco attraverso l’utilizzo delle cosiddette “cartiere”. E’ questo l’ultimissimo risultato anti-evasione annunciato nel Veneto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate a carico di due imprese della concia che ora dovranno versare nelle casse dell’Erario una somma complessiva pari a ben 13 milioni di euro. L’indagine, e la scoperta di un sistema di evasione collaudato per tali aziende, è partita nella Regione Veneto dalla Direzione provinciale delle Entrate di Vicenza, con i giudici della locale Commissione tributaria che, inoltre, hanno confermato i rilievi mossi dall’Amministrazione finanziaria dello Stato; le due aziende della concia, tra Irap, Iva e Ires non pagata, unitamente alla sanzioni nel frattempo maturate, dovranno ora versare al Fisco, come sopra accennato, ben 13 milioni di euro. La frode ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (Iva), in accordo con quanto rivelato dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, avveniva attraverso un vero e proprio sistema di economia illegale.

Compensazioni IVA: sono automatiche solo sotto i 15 mila euro

Le compensazioni dei debiti fiscali con i crediti relativi all’imposta sul valore aggiunto (IVA) potranno avvenire in via automatica solamente fino al tetto dei 15 mila euro. Lo prevede, in accordo con quanto approvato presso la Commissione Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, un emendamento al “Decreto anticrisi”; viene quindi innalzata la soglia di compensazione dei debiti con i crediti IVA precedentemente posta a diecimila euro; oltre i 15 mila euro, invece, per poter applicare il meccanismo della compensazione sarà necessario ottenere il relativo visto di conformità da parte di un intermediario abilitato. Per quanto riguarda le compensazioni, a fronte delle novità previste dal “Decreto anticrisi“, a partire dal prossimo anno si inasprirà comunque la lotta ed il contrasto alle compensazioni fittizie, illecite ed inesistenti.

Compensazioni fiscali: dal 2010 le maglie si stringono

A partire dal prossimo anno, a livello fiscale, ci sarà un vero e proprio giro di vite contro il fenomeno delle compensazioni di crediti fittizi ed inesistenti; a farlo presente con una nota è stata nelle ultime ore l’Agenzia delle Entrate nel precisare che, in accordo con quanto contenuto nella manovra anticrisi del Governo, le nuove disposizioni avranno decorrenza a partire dal prossimo anno anche per non creare disparità di trattamento nei confronti di chi, entro la metà del mese scorso, ha già provveduto ad effettuare i versamenti delle tasse rinvenienti da Unico 2009 avvalendosi della compensazione. La “stretta” sulle compensazioni, quindi, non andrà ad interessare i versamenti che i contribuenti, siano esse società o persone fisiche, si appresteranno a fare nel mese corrente. Nel dettaglio, dal prossimo anno prima di poter portare in compensazione, ad esempio, dei crediti sull’imposta sul valore aggiunto (IVA), gli importi dovranno prima essere comunicati con delle modalità ad hoc all’Agenzia delle Entrate.