In Val di Chiana si riaccende il dibattito sulla tassa dei fossi

Il Consorzio di Bonifica Val di Chiana Aretina è tornato a battere cassa per quel che riguarda una imposta piuttosto particolare, la cosiddetta tassa dei fossi: si tratta di un tributo che l’ente in questione ha ancora intenzione di pretendere da circa 30mila contribuenti, vale a dire i proprietari di immobili del posto che devono rispettare la normativa fissata dalla regione Toscana, facendo espresso riferimento allo scorso anno. La tassa in questione è stata introdotta in seguito ad alcuni lavori di manutenzione che hanno riguardato i vari corsi d’acqua che si trovano proprio nel territorio, dunque un contributo ben preciso.

Fisco e tasse: Entrate, comunicazioni massive intelligenti

Le comunicazioni massive che il Fisco invia ai contribuenti in futuro saranno programmate secondo un apposito calendario a revisione trimestrale, in modo da renderle “intelligenti“, ed in modo tale da ridurre al minimo i disagi per gli Uffici delle Entrate. A dare notizia in data odierna, martedì 19 luglio del 2011, è stata proprio l’Agenzia delle Entrate nel far presente al riguardo come sia stato pubblicato proprio oggi un apposito provvedimento per la creazione di un apposito gruppo di lavoro, sotto il coordinamento del direttore centrale Amministrazione, Pianificazione e Controllo, Marco Di Capua. Il gruppo si occuperà di razionalizzare le comunicazioni e di mettere a punto un nuovo calendario ragionato ed intelligente per cui le richieste e le lettere di documenti non saranno più inviate ai contribuenti in concomitanza con quelle che sono le principali scadenze fiscali.

Modello 770: gli avvisi bonari del 2010 sono errati

Gli avvisi bonari sono uno dei principali strumenti di tutela per quel che riguarda le dichiarazioni dei redditi: non si tratta di veri e propri atti impositivi, quindi non possono essere impugnati di fronte alle Commissioni Tributarie, ma permettono al contribuente di conoscere le risultanze dei controlli, con la possibilità di una sanzione pecuniaria da pagare in forma ridotta. Tutto questo, però, vale quando ogni aspetto fiscale fila liscio. Il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro ha invece segnalato alla nostra amministrazione finanziaria che questi strumenti sono risultati in larga parte erronei per quel che concerne i modelli 770 dello scorso anno: la percentuale è davvero molto alta, addirittura il 90%. Che cosa è successo esattamente?