F24 e Imu: le difficoltà di pagamento alle Poste

Domani sarà il momento di fare i conti con l’ultimo giorno relativo alla scadenza dell’Imu, l’Imposta Municipale Unica che ha sostituito di fatto la vecchia Ici: intanto, già si sono registrati dei problemi piuttosto importanti, in primis le difficoltà di pagamento del tributo direttamente presso le agenzie postali. In effetti, come denunciato dall’Adiconsum (l’associazione dei consumatori promossa dalla Cisl) il sistema in questione non è stato in grado di accettare il nuovo modello F24 con un numero di righe superiore a quattro. Questa segnalazione, così a ridosso del termine temporale, non è certo un fatto positivo, visto che si aggiunge anche alla confusione creata sugli importi e sulle modalità.

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Adiconsum: tassa iscrizione scuola è illegittima

Studiare é un diritto di tutti, ma unaa domanda si ripropone a pochi giorni dalla scadenza delle iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico. Il 28 febbraio scade il termine per l’iscrizione degli studenti e molte famiglie ricevono dalla scuola, insieme alla modulistica per l’iscrizione e all’eventuale bollettino per il pagamento delle tasse scolastiche, anche la richiesta di un “contributo scolastico” e tale importo varia dai 100 ai 300 euro a ragazzo, anche se si tratta di un contributo volontario.

Il contributo volontario alle scuole: cosa dice la legge

Dalle scuole italiane arriva sempre più pressante la richiesta di soldi per attività extracurriculari, delle quali è sempre più difficile fare a meno: questo contributo “volontario” riguarda un novero molto ampio di attività, tra cui i vari laboratori, i corsi di recupero, il pagamento di insegnanti aggiunti per il completamento dell’offerta formativa, solo per fare alcuni esempi. Il problema attuale risiede nel fatto che il ministero non è più in grado di mettere a disposizione tali risorse, dopo che l’ultima finanziaria ha apportato numerosi tagli proprio nell’ambito dell’istruzione. Secondo la legge è possibile detrarre le donazioni (anche definite “erogazioni liberali”) agli istituti scolastici nella dichiarazione dei redditi nella misura del 19%.