Manovra: tassiamo la prostituzione per ridurre il debito pubblico

In tempi di crisi e di tasse per le banche, adesso spunta anche l’ipotesi di tassare le prostitute per ridurre il debito pubblico e aumentare le pensioni minime, inserendo la misura nella Manovra finanziaria. Lo propone il senatore del Pdl Raffaele Lauro, che trova adeguata, in tempi di crisi, una regolamentazione fiscale dell’esercizio libero della prostituzione.

Le entrate – sottolinena afferma Lauro -, dovranno concorrere alla riduzione del debito pubblico, all’innalzamento dei trattamenti dei pensionati di età superiore agli anni 75, che percepiscono prestazioni mensili inferiori a euro 500 e non dispongono di altre fonti di reddito, e all’alleggerimento del carico di contributi sociali sull’impresa e sul lavoratore in funzione dell’incentivo per l’assunzione da parte delle imprese di giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, in cerca di lavoro nelle aree del Mezzogiorno.