Coefficienti redditometro

L’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di richiedere ai contribuenti informazioni utili alla ricostruzione del reddito personale; il fine del redditometro è quello di confrontare il reddito dichiarato dal singolo con le spese sostenute tra beni e servizi per valutare eventuali distanze tra quello che un cittadino si può permettere e quello che effettivamente possiede. Non è raro incontrare casi limite di imprenditori che dopo aver dichiarato meno di un dipendente qualsiasi si permettono barche e auto di lusso.

Dopo i primi controlli “sul campo” che hanno spaventato l’Italia molti sono stati i rientri proprio sulle auto di lusso e sulle barche, mentre il resto della popolazione interessata viaggia con la dichiarazione dei redditi per deviare immediatamente ogni sospetto.

Evasione fiscale: nasce il redditometro di massa

Dichiarare i propri redditi si sa, non fa comodo proprio a tutti, specialmente ai Paperoni. La lotta contro l’evasione non ha mai fine ed ora il fisco ne inventa un’altra per contrastarla. Dichiarate una certa somma di denaro e ne consumate il doppio? Come si possono consumare soldi che non si posseggono? O meglio, che si dichiara di non possedere… Così il fisco italiano battezza il “redditometro di massa” per rendere il fisco più intelligente, in grado analizzare i consumi dei contribuenti dei ricchi ed anche medi cittadini e vedere quanto le dichiarazioni corrispondano.

I riscontri che fa l’Agenzia delle Entrate su quel settore danno risultati positivi – dichiara Maurizio Leo (Pdl) – i contribuenti in quel caso devono ‘star zitti’: quando dichiarano 10.000 euro e poi hanno auto di lusso c’è poco da fare: devono pagare e basta.

L’Istat adegua gli indici di riferimento per l’assoggettamento all’Irpef

Sono stati aggiornati e modificati i valori di beni e servizi ritenuti indicativi della capacità contributiva delle persone fisiche: il cambiamento è avvenuto a seguito delle variazioni percentuali che sono state apportate dall’Istat e verranno utilizzati per determinare la capacità contributiva in maniera sintetica. L’adeguamento degli indici e dei coefficienti contributivi di reddito ai fini dell’applicazione dell’Irpef va effettuato ogni due anni sulla base della rivalutazione dei prezzi effettuato dall’Istituto nazionale di Statistica; la variazione stimata dall’istituto nel periodo che va da giugno 1992 a giugno 2008 è stata in aumento del 56,2%. I beni che ora andranno maggiormente sotto la luce dei riflettori sono soprattutto quelli considerati come “di lusso” (aeromobili, imbarcazioni, assicurazioni, roulotte e collaboratori familiari solo per fare qualche esempio).