Bollette, tasse e tributi a Bari si pagano online

Partirà dal 31 dicembre 2010 la nuova modalità per i bollettini, grazie all”accordo con Poste italiane e l’amministrazione locale, bollette, tasse e tributi si potranno pagare direttamente sul sito internet del Comune di Bari. Il nuovo servizio, la «Porta dei pagamenti». permetterà ai baresi di pagare comodamente on line i bollettini, le tasse e i vari tributi, basterà collegarsi al portale comunale per eseguire pagamenti fino a mille euro a transazione con addebito sul conto BancoPosta, con le principali carte di credito e per i più diffidenti anche con le postapay. Per le operazioni effettuate non sono previste commissioni di incasso aggiuntive e sicuramente il vantaggio più importante é che si eviteranno le lunghe e fastidiose code davanti agli sportelli degli uffici postali: basterà un click con il mouse seduti comodamente sulla poltrona di casa e avremo saldato i nostri debiti.

Aumento tasse universitarie: a Bari studenti chiedono elemosina

Le tasse universitarie sono un vero e proprio salasso e gli studenti nonm ci stanno più. Occupazione delle aule, elemosina ai semafori, blocco dei consigli di facoltà. La commissione bilancio dell’università ha già discusso dell’incremento dei contributi (fino al 27% per quanti rientrano in fasce di reddito alte) nell’ambito del piano di rientro. Quindi sembra che l’aumento delle tasse sia dovuto al debito dell’Ateneo, di ben 52 milioni di euro: l’ente in cinque anni, non più in tre, dovrà mettere in atto le misure utili a sanare i conti. Gli studenti non vogliono pagare però per gli errori, sostengono, commessi da altri e iniziano la lotta.

Non accadeva dal 2005: ieri un centinaio di studenti ha occupato l’università, per dire no all’aumento delle tasse che l’Università vuole attuare per coprire il buco da 52 milioni di euro. L’associazione Link, a seguito dell’assemblea a Scienze politiche, ha deciso di occupare le aule e il corridoio della facoltà. Il sindacato studentesco contesta non solo le politiche dell’Ateneo barese ma anche il disegno di riforma Gelmini, i tagli al fondo per il finanziamento ordinario e la chiusura dei corsi di laurea.

Bari: Tarsu da tassa a tariffa, previsti aumenti

Entro la fine di giugno di questo anno il Comune di Bari dovrà adeguarsi alla nuova normativa che prevede che la tassa si trasformi in tariffa e quindi recuperare circa 15 milioni di euro all’anno dai baresi, modificando il criterio con cui si individua l’importo della tassa per ogni famiglia. Recuperare nel senso che sarà il comune a intascare perchè nella trasformazione da tassa a tariffa sono presumibili aumenti. Ma sembra che non ci saranno guadagni ma un semplice pareggio dei costi: in base alla legge, infatti, il gettito della Tarsu dovrebbe coprire il 100 per cento della spesa di raccolta dei rifiuti.

La tassa è dovuta al Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, oltre che per lo spazzamento delle strade pubbliche. Il servizio è gestito dal Comune che si occupa della raccolta dei rifiuti domestici e di quelli cosiddetti assimilati ovvero quelli derivanti da attività economiche, artigianali, industriali che possono essere assimilati per qualità a quelli domestici. La spesa della raccolta di rifuti ammonta a 55 milioni di euro all’anno ed è attualmente coperta dalle tasse per 40 milioni soltanto.