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Contributi nuovi assunti a tempo indeterminato

E’ di un miliardo e mezzo (complessivi) di euro lo stanziamento che il governo Letta ha previsto per agevolare l’assunzione di 200 mila giovani. Il tutto, mediante la detassazione dei contratti a tempo indeterminato per un periodo di tempo di 18 mesi, il rifinanziamento degli incentivi all’autoimprenditorialità e l’autoimpiego, il rilancio dei tirocini e dell’alternanza tra scuola e lavoro.

Il consiglio dei ministri svoltosi due giorni fa ha infatti varato l’attesissimo pacchetto occupazione (non senza qualche evidente polemica): a margine dell’intervento dell’esecutivo, il ministro del lavoro Enrico Giovannini ha dichiarato di stimare l’attivazione di una platea di circa 200 mila giovani tra disoccupati e inattivi (vedi anche il nostro approfondimento sulla previsione delle assunzioni di 100 mila giovani nei primi mesi del 2013).

Sempre secondo le dichiarazioni del ministro, infatti, circa 800 milioni di euro sono diretti alla detassazione, e potrebbero essere in grado di produrre 100 mila nuovi occupati. Gli altri 100 mila soggetti, in buona parte a tempo indeterminato, dovrebbero invece arrivare dai 15 milioni di euro per l’alternanza studiolavoro (che dovrebbero attivare circa 10 mila studenti universitari), 6 milioni di euro per gli stage (a fronte di 3 mila tirocinanti in tre anni), 8 – 10 mila soggetti attivabili con il rifinanziamento dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego, 80 mila con i tirocini al sud, 5 mila nel no profit.

Ad ogni modo, la parte più interessante e contestata del decreto riguarda il c.d. “bonus retributivo“, che dovrebbe garantire il maggior incentivo alle assunzioni stabili di giovani. Per poter beneficiare della riduzione di un terzo della retribuzione sulle assunzioni di giovani, è necessario che le persone coinvolte abbiamo tra i 18 e i 29 anni, che le assunzioni vengano effettuate entro il 30 giugno 2015 a incremento della forza lavoro (e pertanto non in sostituzione), e che si tratti di una nuova assunzione a tempo indeterminato (18 mesi di bonus) o di una stabilizzazione, con trasformazione del rapporto di lavoro in contratto a tempo indeterminato (12 mesi di bonus).