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Aumenta la spesa per le pensioni ma non l’importo medio per regione

L’Istat, l’Istituto di Statistica, ha recentemente tracciato un bilancio dell’andamento del sistema pensionistico italiano, elaborando una statistica di portata nazionale per l’anno 2011. Da questa indagine la situazione italiana è risultata essere ancora molto disomogenea.  

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Secondo l’Istat, infatti, nel corso del 2011 la spesa per le pensioni italiane ha subito un incremento del 2,9% rispetto al 2010, arrivando a toccare gli oltre 265 miliardi di euro. Questo aumento della spesa, tuttavia, non ha significato un concomitante aumento dell’importo medio delle pensioni per regione, ma l’Italia è rimasta ancora dominata da una grande diversità tra regione e regione.

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La spesa pensionistica dunque per lo stato è aumentata ma i benefici è come se non fossero stati distribuiti in maniera omogenea a livello territoriale. La regione che ha ottenuto il record per abitante in merito alla spesa pensionistica è stata la Liguria, in cui l’importo massimo per abitante supera di poco i 6 mila euro. Sul versante opposto, invece, in Campania, la pensione massima supera di poco i 3 mila euro.

Ai pensionati del Lazio, invece, va la palma d’oro per il reddito pensionistico più elevato, ovvero quello formato dalla raccolta di più benefici pensionistici. Le regioni che invece al momento fanno maggiormente lievitare il costo per la spesa pubblica pensionistica sono le regioni del Nord Ovest.

In Italia esistono ancora forti disparità tra i redditi percepiti al Nord e i redditi percepiti al Sud. Al Sud e soprattutto nelle isole la maggior parte degli assegni pensionistici non supera i 1000 euro mentre più del 20% al nord supera i 2 mila.

 

 

 

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