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Il sistema del marchio Ue ha efficacia dal momento della registrazione

Il marchio che rappresenta dal punto di vista commerciale l’Unione Europea può essere tutelato sin dal momento in cui si presenta la domanda di registrazione all’Uami (si tratta dall’Ufficio per la registrazione dei marchi, disegni e modelli dell’Ue): quindi, si può parlare, a ragione, di una delle condizione essenziali per la validità sull’intero territorio europeo, ma bisogna precisare che sarebbe impossibile limitarne la portata geografica ai soli stati membri. La validità del marchio in questione è di dieci anni, i quali possono essere rinnovati per altri periodi simili, attribuendo al titolare un livello di protezione davvero totale. Tale marchio è inoltre esclusivo, visto che si può vietarne l’utilizzo sul mercato senza che sia stata posta in essere alcuna autorizzazione da parte del titolare: in particolare, si può vietare l’apposizione del marchio registrato sui prodotti e l’uso dello stesso nella corrispondenza commerciale o nella pubblicità. Come funziona dunque questa registrazione?

 

L’iter è articolato in un’unica domanda, la quale deve essere formulata in una sola lingua procedurale, in modo da evitare un utilizzo sul mercato non autorizzato: una procedura di questo tipo consente ai titolari del marchio di chiedere alle autorità doganali dell’Ue di sequestrare i prodotti sospettati di essere contraffatti. Inoltre, la registrazione prevede anche dei pagamenti: sono infatti necessari 900 euro per il deposito elettronico (il cosiddetto e-filing) e altri 1.050 euro in caso di domanda in formato cartaceo.

 

Però, c’è anche da dire che in entrambi i casi, nell’ipotesi in cui la domanda si riferisce a più di tre classi di prodotti e servizi, si deve versare una tassa di 150 euro per ogni classe aggiuntiva; la tassa va pagata in euro, ovviamente, entro un mese dalla data di presentazione della domanda. Il versamento fiscale, comunque, può essere effettuato con altre modalità: carta di credito, bonifico bancario e addebito sul conto corrente aperto presso l’Uami, il quale offre, tra l’altro, un servizio online per verificare lo stato del conto stesso.