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In Medio Oriente cattolici costretti a pagare la jizya: tassa sulle minoranze

Le minoranze religiose in uno Stato sono rappresentate da persone che professano una religione diversa da quella della maggioranza dei cittadini. L’art. 3 della Costituzione italiana afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di religione e l’art. 8 afferma che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Questo avviene in Italia, ci sono però varie parti del mondo dove la libertà religiosa non esiste e i cittadini sono perseguiti come fossero criminali.

La tutela delle minoranze nazionali, etniche, religiose e culturali è divenuta nel corso degli ultimi decenni una questione di cruciale interesse per il diritto internazionale, sia per l’aumento del fenomeno minoritario, sia per il mantenimento della pace (spesso minata proprio da differenze religiose), ecco perchè si diffonde sempre più l’esigenza di proteggere questo diritto umano. Ciò nonostante in alcuni Paesi c’è molta strada da fare.

Quanto sta succedendo a dei leader cattolici pakistani contro i talebani é un esempio. Ai cattolici viene imposta la jizya: una tassa per le minoranze religiose da pagare nelle aree tribali al confine con l’Afghanistan. Qui vivono più di 700 famiglie non-musulmane che non solo sono state colpite dalla tassa ma sono anche vittime di persecuzioni. Famiglie che guadagnano già poco e a volte stentano a vivere ora dovranno anche pagare la tassa.

Mons. John Saldanha, arcivescovo di Lahore, e Peter Jacob, segretario esecutivo di Ncjp, hanno ciesto aiuto e misure urgenti al governo federale e provinciale della North-West Frontier Province per porre fine ai vituperi subiti dalle famiglie non-musulmane.

Risponde all’appello dei leader cattolici Shahbaz Bhatti, Ministro pakistano per le minoranze:

E’ da condannare senza mezzi termini il versamento della jizya per i non-musulmani. E’ illegale, contraria all’etica e alla Costituzione. Non permetteremo ai talebani di minacciare o colpire le minoranze. Questo è un nostro compito istituzionale e un dovere morale.