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Assegno unico figli, ecco come è cambiata la situazione

Proviamo a dare uno sguardo all’introduzione del nuovo sistema che riguarda l’assegno unico figli, che è stato da poco introdotto in via ufficiale. Ebbene, l’assegno unico spetta a tutti quei nuclei familiari che hanno quantomeno un figlio minorenne a carico. Può essere incassato anche dalle future mamme a partire dal settimo mese della gravidanza.

Per quanto riguarda le famiglie che hanno i figli maggiorenni, fino ad un’età pari a 21 può essere ottenuto l’assegno unico, ma solo se seguono dei corsi di formazione professionale o scolastica, oppure vanno all’università. Oppure, l’assegno unico figli viene erogato anche se questi ultimi sono maggiorenni e lavorano, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui il loro reddito non vada oltre la soglia pari a 8000 euro all’anno.

Un assegno universale, invece, è previsto per tutte quelle famiglie che hanno un figlio disabile e, in questo caso, non c’è da rispettare alcuna limitazione in riferimento all’età. Il diritto è per tutti coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente, sia in ambito pubblico che nel privato, ma anche per i lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati.

Proviamo a dare uno sguardo, ora, alle tempistiche riguardano la domanda, così come a quelle che hanno ad oggetto il pagamento. La domanda per l’assegno unico figli può essere presentata già ora e fino alla fine del prossimo mese di febbraio. Si tratta di un assegno che viene erogato annualmente e che include tutte le mensilità dal mese di marzo fino a quello di febbraio del 2023. Come si verifica il versamento? Semplicemente mediante un accredito su un c/c postale o bancario oppure con un bonifico domiciliato, mentre seguono altre regole le situazioni particolari di famiglie in cui i genitori si sono separati oppure hanno divorziato.

Come si può presentare la domanda per l’assegno unico figli? Possono ottemperare a tale esigenza sia i genitori che il tutore, direttamente online, tramite il portale ufficiale dell’Inps, oppure mediante il contact center di quest’ultimo ente. Altrimenti, per chi ha meno dimestichezza sul web, la domanda può essere presentata anche facendo riferimento a un patronato. I figli che hanno già raggiunto la maggiore età, possono presentare la richiesta in via autonoma. Occhio, però, all’Isee: solo se è più basso di 40 mila euro porterà in dote un assegno unico con l’importo massimo. Nel caso in cui l’Isee della famiglia sia più alto di tale tetto, ecco che l’importo dell’assegno unico sarà proporzionalmente tagliato.