Home » Agenzia delle Entrate » Slitta al 6 luglio il termine ultimo per pagare le imposte di settore

Slitta al 6 luglio il termine ultimo per pagare le imposte di settore

Il Mef ha comunicato che il termine ultimo per pagare le imposte di settore è stato rinviato dal 16 giugno al 6 luglio.

Il Mef ha specificato che dal 7 luglio e fino al 20 agosto 2015 i versamenti possono essere eseguiti con una lieve maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40 per cento.

La proroga, spiega ancora il Tesoro, riguarda sia i soggetti che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli studi di settore, sia coloro che presentano cause di inapplicabilità o esclusione dagli stessi, compresi i soggetti che adottano il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità, i soggetti che determinano il reddito forfettariamente nonché i soci di società di persone e di società di capitali in regime di trasparenza.
La notizia arriva nel giorno in cui le Entrate hanno comunicato che sono 157 gli studi di settore in lizza per rientrare nel regime premiale per il periodo d’imposta 2014. Una chance in termini di semplificazione dei controlli per una platea potenziale di oltre 2 milioni di contribuenti. Il provvedimento firmato oggi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate contiene l’elenco degli studi ammessi e, con 41 nuovi ingressi in lista, massimizza il numero delle attività che vi possono rientrare, facendo registrare un balzo del 35% rispetto agli studi interessati per l’anno d’imposta precedente.

Per il periodo d’imposta 2014, spiega l’Agenzia in una nota, hanno accesso al regime premiale i 157 studi per i quali risultano approvati indicatori di coerenza economica riferibili ad almeno 4 tra le seguenti diverse tipologie: efficienza e produttività del fattore lavoro; efficienza e produttività del fattore capitale; efficienza di gestione delle scorte; redditività; struttura. Oppure a tre delle tipologie indicate sopra e che, contemporaneamente, prevedono l’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”.