Versamento imposta di registro

Sui contratti di locazione viene applicata l’imposta di registro. Nel caso in cui un contratto di locazione preveda una durata superiore a 20 giorni complessivi nell’anno solare, l’imposta deve essere versata ed il suo ammontare cambia a seconda dell’oggetto del contratto di locazione, proporzionalmente all’affitto indicato nel contratto stesso.

Cedolare secca affitti 2011: brochure online

Un’imposta fissa, che va a sostituire non solo l’Irpef da pagare, ma anche le addizionali, l’imposta di registro e quella di bollo. Stiamo parlando chiaramente dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione o, se volete, della cosiddetta cedolare secca sugli affitti. Al riguardo la Direzione regionale Abruzzo dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato online una comoda brochure che spiega per filo e per segno di cosa di tratta, quali aliquote applicare, come si sceglie il regime e quali contribuenti e quali immobili sono interessati a questa novità. Innanzitutto c’è da dire che quello della cedolare secca sugli affitti è un regime di tassazione opzionale; questo significa che il proprietario di immobili, nel dichiarare i redditi da locazione, può avvalersi del nuovo regime oppure continuare a pagare le tasse sulle entrate da affitto alla vecchia maniera.

Cedolare secca affitti 2011 stravolge le scadenze

L’entrata in vigore dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cedolare secca sugli affitti, ha ufficialmente scombussolato le scadenze fiscali per quel che riguarda, a valere sul 2011, i termini di consegna dei modelli di dichiarazione. Questo perché c’è tempo fino al prossimo 6 giugno 2011 per registrare i contratti di locazione scaduti dal 7 aprile scorso, e per i quali il proprietario degli immobili può andare a decidere in via opzionale se continuare a dichiarare i redditi da affitto nella maniera classica, ovverosia ai fini Irpef, oppure passare al regime della cedolare. Aspettando questa scelta da parte dei contribuenti interessati, di riflesso, attraverso l’emanazione di un apposito Decreto, slittano anche i termini per la consegna del modello 730/2011. La scadenza originaria della consegna del 730/2011 al sostituto d’imposta scadeva il 2 maggio del 2011, ma grazie alla proroga c’è ora più tempo con il termine ultimo che scade proprio domani, lunedì 16 maggio 2011.

Cedolare secca affitti 2011 in un click con Siria

L’imposta sostitutiva sui redditi da locazione o, se si vuole, la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, corre ufficialmente online grazie al fatto che con l’apposito software semplificato Siria è possibile andare a registrare il contratto di affitto senza doversi recare presso un Ufficio dell’Agenzia delle Entrate; questo perché il contratto di locazione si può registrare online, comodamente da casa seduti davanti al proprio personal computer, collegandosi al sito Internet delle Entrate ed accedendo a “Siria” nell’apposita sezione “Software”. Questo è quanto ha messo in risalto proprio oggi, giovedì 12 maggio 2011, con una nota ufficiale, l’Agenzia delle Entrate nel ricordare come l’opzione per la cedolare secca in un click con “Siria” preveda due possibili aliquote: una al 19% per i contratti di locazione cosiddetti a canone concordato, e l’altra al 21% per i contratti di affitto stipulati dal proprietario di immobili con l’inquilino sul mercato libero.

Cedolare secca affitti 2011

E’ entrata ufficialmente in vigore nei giorni scorsi l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia quella che in gergo fiscale viene da tutti definita come la cedolare secca sugli affitti. Trattasi di un regime fiscale opzionale di cui possono avvalersi i proprietari di immobili che affittano case ad uso residenziale. Rispetto alla dichiarazione del reddito da locazione, nella maniera classica, ovverosia ai fini dell’Irpef, il proprietario di immobili può avvalersi della cedolare che genera un risparmio fiscale proporzionale all’ammontare del reddito dichiarato. L’aliquota, appunto, è secca, e pari al 21% per i contratti di locazione sul mercato libero, e più agevolata, al 19%, per i contratti di locazione a canone concordato. La cedolare secca sugli affitti, inoltre, sostituisce non solo l’imposta ai fini Irpef, ma anche quella di bollo e quella di registro.

Cedolare secca affitti 2011: le sanzioni

A fronte dell’entrata in vigore della cedolare secca sugli affitti, ovverosia l’imposta agevolata sui redditi da locazione, il federalismo fiscale introduce anche una “stretta” attraverso un inasprimento delle sanzioni amministrative, ed in particolare nel caso in cui, indipendentemente dal regime di imposta scelto, il contribuente denunci un reddito infedele o lo ometta del tutto. In accordo con quanto riporta in Abruzzo la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, infatti, la sanzione sarà applicata in maniera raddoppiata, ovverosia passa dal 200% al 400% calcolato sull’imposta evasa; con l’omessa o infedele denuncia dei redditi da locazione, inoltre, non è prevista alcuna riduzione delle sanzioni anche nel caso in cui il contribuente si avvalga di istituti quali l’accertamento con adesione o l’acquiescenza. Giro di vite, inoltre, anche sulla stipula di comodati fittizi, indicazioni nel contratto di canoni inferiori al reale, o assenza di regolare contratto di locazione.

Cedolare secca 2011 ancora in standby

L’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cedolare secca sugli affitti, che entrerà in vigore proprio a valere sull’anno in corso, è comunque a conti fatti ancora in standby. A metterlo in evidenza è stato il portale di annunci immobiliari online Idealista.it nel sottolineare, di conseguenza, come la cedolare secca 2011 sia da considerare allo stato attuale solamente come ai blocchi di partenza. Al riguardo facciamo un po’ d’ordine: la prima cosa, su cui non ci piove, è quella che prevede l’entrata in vigore, il 7 aprile 2011, del decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale che, tra i provvedimenti previsti, contiene anche quello per l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione; il decreto, infatti, entrerà in vigore dopo che da poco è avvenuta la pubblicazione dello stesso sulla Gazzetta Ufficiale. Ma non basta l’entrata in vigore del Decreto affinché la cedolare secca 2011 sia pienamente operativa in quanto serve che venga approvato il relativo Decreto attuativo.

Federalismo fiscale: perdita gettito con la cedolare secca

Una perdita secca, per le casse dell’Erario, pari ad oltre un miliardo di euro. E’ questa la previsione/stima, in termini di minori entrate per lo Stato, con l’entrata in vigore dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia con la partenza di quella che comunemente viene definita come la cedolare secca. A rilevarlo è il Sindacato della CGIL che al riguardo ha calcolato la differenza tra gli incassi fiscali con il vecchio sistema, e quelli con la nuova imposta secca che, lo ricordiamo, viene applicata sugli immobili affittati ad uso residenziale nella misura del 21% per i contratti d’affitto liberi, ed al 19% per quelli a canone cosiddetto concordato; il prelievo dell’imposta fissa va a sostituire sui redditi da locazione sia l’Irpef, sia l‘imposta di registro.

Affitto online: è boom per Locazioni-Web

Nell’ambito della registrazione dei contratti di affitto, le locazioni in Italia sono sempre di più a misura di Internet. A comunicarlo è stata l’Agenzia delle Entrate dopo che con l’entrata del nuovo anno è stata superata per il servizio Locazioni-Web la quota delle otto milioni di operazioni che individuano un ritmo, per le locazioni online, considerando il flusso completo, di una locazione online al minuto. D’altronde con Locazioni-Web basta accendere il proprio PC, accedere online all’apposita sezione, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, ed inserire comodamente da tastiera i dati del locatore, quelli del conduttore, nonché quelli dell’immobile e del canone di locazione; a questo punto basta, ai fini della liquidazione delle imposte, inserire le coordinate IBAN del conto corrente bancario ed il gioco è fatto per quel che riguarda la registrazione online dell’affitto. Locazioni-Web rappresenta, come messo in risalto dall’Agenzia delle Entrate con una nota, un grande successo nell’ambito e nel campo dell’e-government che semplifica la vita del cittadino nell’assolvere agli adempimenti fiscali.

Cedolare secca affitti: risparmio tasse a un miliardo di euro

Con l’introduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, i proprietari di immobili otterranno un alleggerimento del carico fiscale. A farlo presente è stata la CGIA di Mestre che, rilevando come siano poco più di 2,7 milioni le case che in Italia sono potenzialmente interessate al nuovo regime, attraverso il proprio Uffici Studi ha quantificato il risparmio fiscale ottenibile. Ebbene, l’Associazione degli artigiani mestrina ha rilevato come, in base alle prime stime, la riduzione del carico fiscale sarà sensibile e pari complessivamente a quasi un miliardo di euro di tasse che grazie al nuovo regime della cedolare secca i proprietari di immobili non pagheranno. La cedolare secca sugli affitti, lo ricordiamo, a valere sui proprietari privati di immobili che locano le unità ad uso residenziale, prevede l’applicazione di un’imposta unica al 20% anziché il classico regime che prevede l’inserimento del reddito nella dichiarazione dei redditi con l’applicazione conseguente degli scaglioni Irpef che sono decisamente più elevati proprio all’aumentare del reddito complessivo e/o di quello da locazione.

Contratti di locazione: pochi giorni per l’imposta di registro

Sono rimasti soltanto quattro giorni di tempo a coloro che detengono la titolarità di contratti di locazione per far fronte al principale adempimento che compete al loro status: il 30 dicembre, infatti, è il termine ultimo che tali soggetti devono tenere a mente per quel che concerne il versamento dell’imposta di registro, tributo che va a riferirsi, nello specifico, ai contratti più recenti o a quelli che sono stati rinnovati con il cosiddetto consenso tacito a partire dallo scorso 1° dicembre. L’operazione è molto semplice in questo caso; anzitutto, c’è un documento specifico da utilizzare, vale a dire il modello F23, il quale può essere sfruttato presso diverse sedi, come istituti di credito, concessionari e agenzie delle poste. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli appositi codici tributo, da inserire nel modello stesso e identificativi di diverse situazioni.

Cedolare secca affitti: favorisce solo i proprietari con redditi alti

La cedolare secca sugli affitti messa a punto dall’attuale Governo in carica andrà a favorire solamente i proprietari di immobili che hanno dei redditi alti. Ad affermarlo è il Sunia, il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, sottolineando in particolare come la manovra economica e finanziaria dell’Esecutivo non contenga, sui consumi connessi all’abitazione, sul fisco, ma anche sulla tematica abitativa, alcuna norma che possa avere un’incidenza positiva e rilevante. Innanzitutto, il Sindacato degli Inquilini e degli Assegnatari mette in risalto come con la manovra economica e finanziaria permanga il taglio al fondo sociale, così come mancano i provvedimenti per la tracciabilità dei canoni di locazione, e le detrazioni fiscali a favore degli inquilini che possano contribuire a creare quel sano conflitto di interessi tale da far emergere le tante locazioni in nero. Per il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari la cedolare secca sugli affitti, così come è stata messa a punto dal Governo, è solo a conti fatti un’operazione mediatica che non apporterà nulla di significativo nella lotta all’evasione fiscale, ed anzi contribuirà a generare ulteriori incertezze e confusione nel mercato delle locazioni.

Affitti incentivanti in Abruzzo: si sperimenterà la cedolare secca

Sono state definite attraverso un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate che risale ormai allo scorso 1° marzo, le modalità sperimentali in relazione al 2010 per quell che riguarda la dichiarazione e il versamento dell’imposta sostitutiva dell’Irpef: si tratta, nello specifico, della misura del 20%, la quale deve essere applicata, ovviamente su scelta del soggetto locatore, ai redditi che derivano dalla locazione degli immobili ad uso abitativo che sono ubicati nella provincia dell’Aquila. In pratica è un agevolazione fiscale per il reperimento delle case e degli immobili nelle aree che sono state colpite dal terremoto del 6 aprile 2009. C’è da dire, in questo senso, che la possibilità in questione si riferisce ai contratti in essere tra le persone fisiche che non provvedono ad agire nell’esercizio d’impresa, arte o professione.

 

Contratti locazione via Web: Toscana, nel 2009 oltre diecimila registrazioni

Sono stati oltre diecimila, e per la precisione 10.462, i contratti di locazione che lo scorso anno sono stati registrati via Web dai contribuenti toscani. A metterlo in risalto è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, la quale ha fatto il punto sui servizi erogati lo scorso anno a favore dei cittadini/contribuenti. Nel dettaglio, lo scorso anno a fronte di Uffici sempre più operativi c’è stata anche una contestuale crescita sia dei servizi telematici, sia del loro utilizzo; gli utenti che si sono presentati negli Uffici toscani delle Entrate per richiedere dei servizi sono stati quasi 740 mila lo scorso anno, con oltre 210 mila di questi che hanno in particolare registrato atti o effettuato delle denunce di successione. Ben 122 mila utenti hanno chiesto invece le emissioni delle tessere sanitarie o il rilascio del codice fiscale o ancora l’emissione di un duplicato o la variazione dei dati; in 130 mila si sono altresì presentati per chiedere, in materia di dichiarazioni fiscali, sia assistenza sulle cartelle di pagamento, sia assistenza sulle comunicazioni di irregolarità.