Campania, Calabria e Molise: Irap e addizionale Irpef in aumento

Il 2012 sarà un anno di rincari piuttosto decisi per quel che concerne l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap) e l’addizionale dell’Irpef, una constatazione che vale soprattutto per tre regioni meridionali: si tratta, nello specifico, della Campania, della Calabria e del Molise. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso nota ieri questa maggiorazione, visto che il Tavolo per la verifica degli adempimenti e il Comitato Permanente per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza non hanno fatto altro che prendere atto di quelli che sono gli ultimi risultati in questo senso.

Addizionali 2011: Molise, Calabria e Campania; scattano gli aumenti

A valere sul corrente anno di imposta, il 2011, sono stati confermati gli aumenti dell’addizionale Irpef, pari allo 0,30%, e della maggiorazione sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, pari allo 0,15%, per le Regioni Molise, Calabria e Campania. A darne notizia in data odierna, giovedì 23 giugno del 2011, è stata con un comunicato l’Agenzia delle Entrate dopo quanto a sua volta, sempre con un comunicato stampa, ha reso noto oggi il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze. La conferma delle maggiorazioni sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e sull’Irap è giunta in sede di Tavolo per la verifica degli adempimenti e il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, così come previsto dalle disposizioni contenute nella Legge numero 191 del 2009.

Entrate-Sardegna: importante accordo su addizionali e Irap

Le regioni autonome del nostro paese presentano sempre una casistica piuttosto particolare e variegata per quel che concerne l’ambito fiscale: non è da meno la Sardegna, la quale ha recentemente concluso un accordo fondamentale con la nostra amministrazione finanziaria. Che cosa ci si può aspettare dalla collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e la seconda isola più estesa di tutto il Mediterraneo? I due cardini della partnership prevedono disposizioni molto interessanti in riferimento all’Imposta Regionale sulle Attività Produttive e sulle addizionali dell’Irpef, un argomento, quest’ultimo, di cui si discute moltissimo alla luce dell’introduzione del federalismo municipale. Le due gestioni tributarie in questione verranno affidate ancora ed esclusivamente al fisco, così come hanno deciso Franco Sardi, il quale fa parte del’assessorato sardo per il bilancio e il credito, e Libero Angelillis, il direttore regionale della stessa Agenzia.

Addizionale Irpef, il 7 giugno verrà rimosso il blocco

Il 7 giugno 2011 sarà una data spartiacque per gli enti locali che intendono applicare l’addizionale Irpef: prima di quel giorno infatti, non sarà possibile nessuna modifica, né verso l’alto né verso il basso, in attesa che venga introdotto il regolamento che andrà a disciplinare la rimozione di questa sospensione. Tutte queste disposizioni sono elencate con chiarezza nel Decreto Legislativo 23 di quest’anno, relativo al cosiddetto federalismo fiscale municipale. Secondo il Dipartimento delle Finanze, tra l’altro, vi sono sessanta giorni di tempo a disposizione del Ministero dell’Economia per approntare nel dettaglio modalità e tempi della rimozione stessa, con riferimento esplicito a nuove imposte o maggiorazioni. Un possibile rialzo del cosiddetto Addirpef è consentito in presenza di determinate condizioni, ma bisognerà ancora attendere un mese per essere sicuri di operare in maniera corretta, altrimenti si rischia seriamente di adottare misure illegittime e quindi impugnabili.

Irpef: addizionali regionali, possibili aumenti col federalismo

Con l’entrata in vigore del federalismo fiscale, a livello di Regioni, nel 2015, potrebbe scattare a carico dei cittadini un massiccio aumento della tassazione attraverso l’applicazione delle nuove addizionali regionali ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). A stimarlo è infatti il Sindacato della Uil che al riguardo, tenendo conto dei contenuti dell’attuale Testo del federalismo fiscale regionale, in fase di discussione presso l’apposita Commissione Bicamerale, stima aumenti medi annui pari a ben l’82,8% a contribuente. Insomma, si tratterebbe di una vera e propria stangata fiscale visto che si passerebbe da un valore medio attuale di 273 euro pro-capite a addizionali regionali ai fini Irpef pari a ben 499 euro pro-capite. La simulazione, in particolare, è stata effettuata andando a considerare il caso peggiore, ovverosia quello per cui tutte le Regioni decidessero di aumentare le addizionali, in maniera graduale, fino al 2015 al massimo consentito.

Tasse locali: ecco dove si paga di più

Nel nostro Paese i Comuni italiani dove si pagano più tasse locali si trovano nella Regione Lazio. A rivelarlo è un Rapporto a cura dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre da cui è in particolare emerso come nella classifica nazionale, a valere sul 2010, ai primi cinque posti, per pressione tributaria pro-capite, ci siano ben cinque comuni laziali. Nel dettaglio, a fronte di una media pro-capite di pressione tributaria, su scala nazionale, pari ad oltre 1.200 euro, il Comune di Rieti svetta con ben 1.934 euro pro-capite; al secondo posto troviamo Latina con 1.899 euro e Frosinone sul gradino più basso del podio con 1.823 euro pro-capite di tasse locali pagate in media da ogni cittadino residente. Il Comune di Roma occupa, sempre su scala nazionale, la quinta posizione con 1.758 euro pro-capite dietro al Comune di Viterbo, dove la media è di 1.803 euro a contribuente.

Fisco Sicilia: evasione nel campo delle affissioni pubblicitarie

Per quel che riguarda sia le attività istituzionali dei comuni, sia quelle di controllo fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, vi rientrano tra gli ambiti di intervento rilevanti anche le affissioni pubblicitarie. A farlo presente il mese scorso è stata la Direzione regionale Sicilia dell’Agenzia delle Entrate dopo aver recuperato oltre 150 mila euro evasi da un imprenditore che “occultava” la pubblicità. Nel dettaglio, un imprenditore del siracusano pagava solo in parte l’imposta sul valore aggiunto (Iva) e le imposte dirette, e “saltava” il pagamento sia dei diritti sulle pubbliche affissioni, sia dell’imposta comunale sulla pubblicità. E’ stato proprio il Comune siciliano, attraverso la cosiddetta “segnalazione qualificata”, a notificare all’Agenzia delle Entrate la situazione anomala e potenzialmente evasiva a carico dell’imprenditore di Siracusa operante nella gestione degli impianti pubblicitari.

Fisco e tributi: in Toscana più rigore e più equità

Un Fisco che sia da un lato rigoroso, e dall’altro più equo e più amico. E’ questo l’obiettivo, in Toscana, da parte dell’Amministrazione regionale che dopo i buoni dati sul recupero dei tributi evasi ora vuole puntare alla revisione dell’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente. Questo è quanto ha dichiarato il Governatore Enrico Rossi nel cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che, a partire dalla Guardia di Finanza e passando per l’Assessorato regionale competente, hanno assicurato un forte incremento del recupero da evasione tributaria nel corso dell’anno appena conclusosi. E’ stata infatti registrata una crescita del recupero da evasione tributaria pari ad oltre il 45% senza tener conto degli incassi una tantum. Includendoli la somma, al novembre 2010, sale a 141 milioni di euro con un incremento del 62,33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Trattandosi di dati che non includono lo scorso mese di dicembre, l’Amministrazione regionale non esclude che si possa arrivare a 150 milioni di euro complessivi di tributi recuperati, ovverosia ben 60 milioni di euro in più rispetto alle previsioni.

Addizionali Irpef e Irap: le maggiorazioni nella Regione Lazio

A valere sull’anno di imposta 2010, nella Regione Lazio scattano delle maggiorazioni sia sull’addizionale sull’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), sia sull’addizionale sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). A comunicarlo è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio nel precisare che la maggiorazione è pari allo 0,15% per l’addizionale sull’imposta regionale sulle attività produttive, e dello 0,3% per l’addizionale sull’imposta sul reddito delle persone fisiche; l’effetto della maggiorazione scatta sull’acconto Irap che dovrà essere versato entro il prossimo mese di novembre, mentre l’incremento dello 0,30% dell’addizionale Irpef andrà a produrre i sui effetti a partire dall’anno 2011. In particolare, per l’anno 2010 l’aumento dell’addizionale Irpef andrà ad interessare i lavoratori dipendenti il cui rapporto contrattuale terminerà entro l’anno.

Evasione fiscale: 11 anni prima che bussi l’ispettore

Nel nostro Paese il 15% delle grandi società di capitali dichiara redditi inferiori al livello dei 10 mila euro, ovverosia meno di un impiegato; ma analizzando i bilanci delle imprese dal 2005 al 2008, considerando sempre le società di capitali, circa 800 mila nel nostro Paese tra società per azioni e società a responsabilità limitata, metà di queste non pagano le imposte sui redditi in quanto dichiarano, anche per più anni consecutivi, dei bilanci in rosso. Questo è, tra l’altro, quanto mette in evidenza l’Associazione Contribuenti.it nel sottolineare come a livello statistico il tempo che passa affinché il Fisco bussi alla porta di un evasore fiscale sia pari a ben 11 anni. Questo per dire che è praticamente impossibile ogni anno andare a stanare tutti gli evasori fiscali proprio perché ci sarebbe bisogno di un vero e proprio esercito di funzionari preposti a scovare i furbi. In base alle stime elaborate proprio dall’Associazione Contribuenti.it, lo scorso anno il Fisco ha effettuato controlli su meno del 10% dei potenziali evasori, da cui si evince come la probabilità di incontrare l’ispettore per un evasore fiscale sia di una ogni 11 anni.

Evasione imposte regionali: Toscana, metà delle tasse ai Comuni

Grosse novità sono state annunciate in materia di lotta e di contrasto all’evasione fiscale nella Regione Toscana. L’On. Riccardo Nencini, Assessore regionale al Bilancio, ha infatti reso noto che è stata siglata con l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, un’importante intesa che permetterà agli Enti locali aderenti di incassare il 50% delle imposte regionali che saranno recuperate. L’obiettivo è chiaramente quello di contrastare in maniera efficiente l’illegalità economica sul territorio, specie in quelle aree, a partire dal distretto di Prato, dove esiste un vero e proprio intreccio che, come messo in risalto dalla Guardia di Finanza, coinvolge le “economie etniche” con operatori economici del nostro Paese. L’Assessore Nencini ha inoltre colto l’occasione per sottolineare come questa novità in materia di lotta all’evasione fiscale permetterà di recuperare una quota parte di risorse che con la manovra finanziaria lo Stato centrale ha tagliato a scapito degli Enti locali e delle Regioni italiane.

Addizionale Irpef: rischio aumenti in cinque Regioni

Sicilia, Calabria, Lazio, Molise e Campania. Sono queste le cinque Regioni italiane che, a causa di un eccessivo deficit nei conti della sanità, rischiano un inasprimento delle addizionali ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), con la conseguenza che i contribuenti residenti nelle Regioni citate rischiano di dover far fronte ad una maggiore pressione fiscale. Secondo il Segretario confederale della UIL, Guglielmo Loy, l’aumento delle addizionali dell’Irpef sarebbe intollerabile in quanto si andrebbe tra l’altro contro la filosofia che sta alla base di un federalismo fiscale che possa definirsi sia equo, sia sostenibile. Ma in cifre a quanto corrisponderebbe tale aumento? Ebbene, gli aumenti a carico di ogni contribuente possono variare da un minimo di 41 euro medi nella Regione Sicilia fino a ben 64 euro medi pro-capite nella Regione Lazio e passando per i 57 euro medi di incremento di addizionale Irpef nella Regione Campania.