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Sospensione Imu in vista

La diatriba del nuovo esecutivo in materia di Imu sembra essere orientata a verso una sospensione della rata di Giugno, sospensione che riguarderebbe circa 19,6 milioni di case dove abitano almeno 45 milioni di italiani. Numeri di un certo rilievo visto che la sospensione e l’eventuale abolizione potrebbe portare a notevoli tendenze di voto in un paese do ve circa l’82 % della popolazione è proprietario di almeno un immobile. Il Pdl si spinge ancora più in là con un’esenzione totale che oltre a riguardare i proprietari di prime abitazioni dovrebbe riguardare anche i proprietari di terreni agricoli (soggetti che del resto sono stati già abbastanza esentati visto che allo stato attuale l’imu è pagata solo se i terreni si trovano in pianura e se sono produttivi) (leggi anche imu protagonista della campagna elettorale).

Il discorso si fa più complicato quando si parla di pertinenza visto che insieme a 19,6 milioni di abitazioni sono presenti anche oltre 12 milioni di pertinenze. In base alle regole imu un solo immobile di una sola categoria catastale può essere considerato pertinenziale. Questo significa che chi ha più di un garage è stato chiamato considerare un garage come pertinenza mentre l’altro è da assoggettare alle aliquote della seconda casa ( e pertanto occorrerà pagare almeno il 7,6 per mille come aliquota base). In questo caso occorrerà verificare la portata del nuovo decreto che stopperà l’imposta unica, visto che se la sospensione riguarda esclusivamente immobili principali e loro pertinenze, il contribuente dovrà comune versare l’imu per l’immobile considerato secondario.

Altro caso dibattuto riguarda i cosiddetti immobili di lusso (parliamo delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) che nel caso dell’imu sono stai considerati comunque prima casa. Tuttavia la legge ha consentito ai comuni di operare comunque una distinzione e di fare in modo che le abitazioni di lusso (compreso castelli e altro) fossero assoggettate ad aliquote diverse.

Insomma problemi di notevole entità che i sindaci non hanno fatto mistero di sollevare, visto che la sospensione della rata di giugno potrebbe rappresentare un notevole colpo per le casse comunali.