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L’esecutivo accelera i tempi per varare i provvedimenti legislativi

Con l’imminente chiusura dell’esperienza del Governo Monti, i ministri tentano di accelerare sui provvedimenti normativi annunciati ma non ancora portati a termine. Quasi fatta per il ddl stabilità, adesso si tenta di portare a casa il decreto sviluppo e l’inserimento nella Costituzione del vincolo di pareggio del bilancio.

 
Inoltre buone notizie per i contribuenti visto che è stata prevista la rottamazione delle cartelle esattoriali di importo inferiore a 2000 euro e notificate prima del 31 dicembre 1999. La proposta di estinguer i debiti inerenti le cartelle notificate in data antecedente al 2000 è stata inserita in un emendamento proposto dai relatori. Lo stesso emendamento ha inoltre modificato alle ricongiunzioni previdenziali per i dipendenti pubblici, che grazie al nuovo provvedimento non pagheranno nulla qualora siano transitati dal pubblico impiego all’Inps prima di luglio 2010. Le altre modifiche introdotte riguardano gli ammortizzatori sociali in deroga e l’allargamento dei beneficiari dei finanziamenti agevolati per il post terremoto.

 

 

In attesa di conoscere quali modifiche riguarderanno la tassa sulle transazioni finanziarie ieri è stata votata la fiducia al Governo in merito al decreto sviluppo. In attesa di conoscere i contenuti del decreto sull’Ilva e quello inerente le norme salva infrazioni dell’UE l’attenzione si è adesso spostata sulla legge che garantisce il pareggio in bilancio.

 

Il disegno di legge è in corso di esame sia da parte del Senato che della Camera. Il Senato vorrebbe affidare la nuova autorità responsabile in materia di bilancio ad un organo monocratico mentre la Camera vorrebbe costituire un organo con tre consulenti. Per ora la legge è passata con il voto di fiducia alla Camera, ma in Senato i vari gruppi parlamentari hanno già deciso che saranno proposti numerosi emendamenti per modificare il testo. Pertanto la successiva approvazione del disegno di legge non sarà molto facile, visto che sia i gruppi parlamentari che gli esponenti di Governo hanno intenzione di inserire pesanti modifiche alla legge.