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A Genova si perfeziona l’accertamento fiscale delle targhe straniere

L’accertamento fiscale può diventare ancora più efficiente e proficuo grazie alle targhe delle autovetture, nessuna esclusa, ricomprendendo dunque anche quello straniere (vedi anche In scadenza la tassa fissa di roulotte, carrelli e targhe prova). Questo concetto è stato compreso perfettamente dalla Direzione Provinciale di Genova della nostra amministrazione finanziaria, la quale sta collaborando insieme al comune ligure e al Pra (Pubblico Registro Automobilistico). L’obiettivo è quello di dar vita a una rete molto fitta che sia capace di acquisire tutte le informazioni sui veicoli con targhe straniere che sono usate dai residenti nella provincia genovese.

Tra l’altro, ogni dettaglio è stato spiegato nel corso di un workshop che ha focalizzato l’attenzione sulla partecipazione dei comuni all’accertamento delle imposte erariali. Il modello può essere preso ad esempio anche da altre realtà ovviamente. Questa fase supplementare ha visto come protagonista attiva la stessa Direzione Provinciale delle Entrate, con una serie di controlli e monitoraggi, in modo da tenere a bada il fenomeno. La Polizia Municipale è stata altrettanto attiva in questo senso: in effetti, non sono poche le targhe estere di tali residenti, le quali fanno riferimento a veicoli immatricolati in paesi come la Germania, il Belgio, l’Albania e la Romania.

Si tratta di mezzi che non vengono monitorati dal famoso redditometro e nemmeno dall’accertamento sintetico, senza dimenticare le agevolazioni per quel che concerne il bollo e le assicurazioni. Questa esperienza è senza dubbio la più significativa in assoluto in relazione alla realtà della Liguria in fatto di partecipazione dei comuni all’attività di accertamento tributario. Il clima di collaborazione deve essere perfetto e positivo, con un continuo scambio di competenze. Un altro obiettivo del workshop in questione è stato quello di controllare meglio tutte le imprese commerciali che sono solite sfruttare in maniera impropria le agevolazioni fiscali di cui godono le associazioni e le Onlus. Questo entusiasmo è un ottimo punto di partenza, ma la strada da percorrere è ancora tanta.