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Confermata la fattura elettronica, scontrino in via di estinzione

Il Governo ha confermato l’impostazione della fattura elettronica, per il momento in vigore esclusivamente per la pubblica amministrazione.

A partire dal 2017 gli incassi potranno essere trasmessi al fisco anche tramite internet. Il vecchio registratore di cassa andrà così in pensione e insieme a lui sparirà anche lo scontrino fiscale. Per i contribuenti che decidono di partecipare alla svolta telematica, che resta volontaria, lo scontrino sarà opzionale e non avrà valore tributario bensì amministrativo.

Nello specifico lo scontrino potrà essere rilasciato se richiesto, ad esempio per avviare la garanzia sul bene acquistato, ma non farà più scattare multe.

 

Il Ministro Padoan ha dichiarato:

La fatturazione elettronica riguarda il settore privato, è facoltativa, non obbligatoria, ma prevede la riduzione dei termini di accertamento, un’agevolazione per le imprese a patto che sia consentita la tracciabilità delle transazioni. Per quanto riguarda il 730 precompilato, le spese detraibili e deducibili fatte con fattura elettronica – come una visita medica da uno specialista privato – saranno direttamente inserite nella dichiarazione dei redditi che prepara l’Agenzia delle Entrate.

Il decreto sulla fiscalità internazionale, invece, è chiamato a regolare il cosiddetto ruling, ovvero lo strumento che permette di stabilire per una società internazionale l’entità dei tributi da attribuire ad uno o l’altro Stato: Le nuove norme semplificano la normativa e colmano dei vuoti anche in ottemperanza di norme internazionali. C’è l’introduzione dell’interpello per le società che investono nel nostro paese. Esse possono collaborare con l’Agenzia delle Entrate per avere chiaro il regime che vige in quel paese.

Fino a questo momento, il governo ha varato le norme sulle semplificazioni e la dichiarazione precompilata, la riforma delle accise sui tabacchi e il provvedimento sulle commissioni censuarie, prima tessera del mosaico della riforma del catasto con i nuovi criteri estimativi per il calcolo delle rendite.