Come rateizzare i pagamenti a Equitalia

Quando si parla di Equitalia, bisogna anche fare riferimento alla possibile rateizzazione dei pagamenti per quel che concerne le tasse che non sono state pagate: come si richiede questa modalità piuttosto vantaggiosa? L’opzione diventa percorribile nel momento in cui il debitore è in grado di dimostrare la propria difficoltà temporanea dal punto di vista finanziario, anche se poi è l’agente di riscossione che decide in maniera libera caso per caso.

A Roma una nuova modalità per il pagamento di tributi

Andare a fare la fila allo sportello perdendo mezza giornata di lavoro o di altre faccende non é certo l’ideale per il cittadino. Risparmiare un’ora e anche più di fila é quello che ci si aspetterebbe, soprattutto quando quello che dobbiamo fare é pagare una semplice bolletta, un canone, una multa. Grazie a un’intesa tra il dipartimento risorse economiche del Comune e il Gruppo Unicredit a Roma sarà possibile pagare alcuni tributi  con il bancomat a uno degli sportelli dell’Istituto bancario. Un metodo che dovrebbe essere veloce, semplice e soprattutto infallibile, secondo gli esperti, a prova di future «cartelle pazze» in cui magari si chiede di versare una seconda volta un tributo già dato.

Tasse locali in aumento, aperta la questione federalismo

Il decreto legge del governo Monti inciderà sui bilanci delle regioni: il 2012 porterà un aumento molto consistente delle tasse locali, ben 13,2 miliardi di euro in più saranno richiesti ai cittadini, secondo i calcoli effettuati dalla Confartigianato di Mestre. La reintroduzione dell’ICI sulla prima casa, la rivalutazione del valore catastale e l’anticipo dell’IMU avranno il loro impatto nei prossimi 12 mesi e se dovesse entrare in vigore l’aumento dell’IVA a settembre del prossimo anno, i costi per le famiglie aumenteranno ancora.

PEC, cos’è la posta elettronica certificata

Sentiamo parlare di Pec da tempo e spesso, quando dobbiamo presentare delle domande o comunque fare delel richieste di tipo burocratico, l’unico indirizzo di posta elettronica accettato é quello PEC. La posta elettronica certificata è uno strumento che permette di dare ad un messaggio email lo stesso valore legale di una raccomandata postale con avviso di ricevimento tradizionale. Il termine “Certificata” si riferisce al fatto che il gestore del servizio rilascia al mittente una ricevuta, la quale rappresenta un prova legale dell’avvenuta spedizione dell’email ed eventuali allegati. Allo stesso modo, il gestore della casella PEC del destinatario invia al mittente la ricevuta di avvenuta consegna.

Modello F24 Elementi Identificativi per il superbollo

Il Decreto del Ministero dell’Economia dello scorso 7 ottobre è il testo normativo di riferimento per quei contribuenti che devono pagare il bollo relativo alle auto potenti (il cosiddetto “superbollo”): la legge è stata pubblicata in una delle ultime Gazzette Ufficiali, quindi ora ha anche i crismi dell’ufficialità ed è ad essa che ci si deve rivolgere per conoscere tutte le modalità dell’adempimento fiscale in questione. Il bollo citato in precedenza, infatti, non è altro che una vera e propria tassa, un tributo di cui si è cominciato a parlare tre mesi al momento della sua introduzione, ma di cui si conoscevano ancora pochi aspetti. Chi è tenuto a pagare l’imposta automobilistica? Il decreto stesso precisa che la platea viene composta da quei soggetti che sono intestatari di un’autovettura soggetta al superbollo alla data dello scorso 6 luglio.

Fisco e tasse a rate: Equitalia, continua boom rateazioni

Continua nel nostro Paese il boom relativo alla dilazione dei pagamenti per quel che riguarda il debito tributario. Questo stando agli ultimissimi dati forniti da Equitalia, quelli al 30 luglio del 2011, da cui è infatti emerso come siano sempre di più le imprese e le famiglie che saldano il proprio debito con rate mensili a partire da minimo 100 euro, e piani di dilazione che possono arrivare fino a sei anni, ovverosia in 72 rate mensili. Il tutto a fronte di agevolazioni e facilitazioni introdotte proprio da Equitalia in questi mesi nell’ambito delle iniziative finalizzate ad agevolare i contribuenti che, con la dilazione, possono chiaramente evitare poi di incappare nelle procedure esecutive forzose di riscossione del debito.

Equitalia: sportelli informativi virtuali a Barletta-Andria-Trani

Continuano a tamburo battente le intese territoriali di Equitalia con il mondo produttivo. Martedì scorso, 19 luglio del 2011, è stata la volta della Provincia di Barletta-Andria-Trani, dove Equitalia Etr ha siglato con la Confesercenti un apposito accordo che consente alle piccole e medie imprese associate di poter dialogare in maniera ancora più semplice e veloce riguardo alle tematiche legate alla riscossione. Nel dettaglio, il protocollo d’intesa che è stato stipulato prevede l’attivazione di sportelli informativi virtuali che funzionano attraverso l’inoltro di messaggi di posta elettronica, da parte delle PMI associate alla Confesercenti nella Provincia di Barletta-Andria-Trani, attraverso degli appositi indirizzi di posta elettronica; in particolare, possono essere formulati dalle piccole e medie imprese dei quesiti e richieste di informazioni e di chiarimenti in materia di conto fiscale e di ruoli.

Equitalia: assistenza potenziata in Basilicata

A Potenza, è aperta da ieri, lunedì 30 maggio 2011, la nuova sede di Potenza di Equitalia Basilicata che permette di fornire ai cittadini un’assistenza potenziata unitamente a degli spazi più confortevoli al pubblico. A darne notizia è stata proprio Equitalia nel precisare come la nuova sede si sia trasferita a Potenza al numero 120/A di viale del Basento; trattasi di una zona che, cosa che di certo non guasta, è ben coperta dai mezzi pubblici fermo restando che c’è anche un ampio parcheggio ad uso esclusivo dei cittadini che si recano presso la nuova sede per informazioni e per gli adempimenti. Gli orari di apertura al pubblico rimangono invariati e sono i seguenti: dal lunedì al venerdì la mattina, dalle ore 8,30 alle ore 13, ed il pomeriggio dalle ore 15 alle ore 16, mentre i recapiti telefonici sono cambiati.

Tasse e tributi: riscossione coattiva in forte crescita

Nel 2005 in Italia il gettito da riscossione coattiva si era attestato a 3.800 milioni di euro, mentre nel 2010, andando a segnare un rialzo del 133,5%, si è attestato a quasi 8,9 miliardi di euro. A rilevarlo è stata la Cgia di Mestre nel mettere in evidenza come questi risultati, chiaramente buoni per l’Erario, non siano stati conseguiti solo attraverso un miglioramento dell’efficienza da parte della macchina della riscossione, ma anche attraverso recenti modifiche normative che hanno introdotto un inasprimento delle misure cautelari accompagnate anche da misure che sono risultate essere particolarmente invasive. Per questo, secondo la Cgia di Mestre, sorge la necessità per cui le misure cautelari, applicate nell’ambito delle procedure per la riscossione di tasse e di tributi, debbano essere proporzionali a quelle che sono le somme non versate da parte del contribuente.

Equitalia: cartelle pagamento, a rate fino a sei anni

Equitalia annuncia una nuova discesa in campo a sostegno di quei contribuenti che, avendo un debito tributario da pagare, sono in difficoltà ed hanno bisogno di un piano di rateazione più lungo. La società di riscossione con un comunicato ha infatti reso noto che per i pagamenti a rate scattano ufficialmente i tempi supplementari con un debito rateizzabile per un periodo fino a ben sei anni. Il tutto a patto che quei contribuenti non in regola, nel chiedere tale agevolazione, vadano a dimostrare che nel frattempo la loro situazione economica ha subito un peggioramento. Quella varata da Equitalia è una direttiva applicabile per quei contribuenti in difficoltà a fronte della presentazione di una richiesta motivata se il debito tributario da pagare non supera i 5 mila euro; se invece supera tale soglia, allora ai fini della concessione di una dilazione fino a sei anni scatta l’accertamento differenziato, quindi caso per caso.

Ridurre costi della politica e delle tasse

Oltre l’80% del gettito fiscale allo stato italiano arriva dalle tasche dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Quasi duecento euro a testa é il costo della democrazia ogni anno ai circa due milioni di contribuenti campani, secondo uno studio della Uil che ha illustrato in questi giorni a Napoli i risultati sui costi della politica e le possibili soluzioni per ridurli. E come possibile soluzione una riduzione dei costi della politica che, come sottolinea il sindacato, non si tradurrebbe in una diminuzione della democrazia per i cittadini, anzi in un aumento della democrazia, mettendo gli interessi del cittadino al primo posto alleggerendo innanzitutto il carico fiscale.