Differenza tra tasse e imposte

Il linguaggio di tutti i giorni tende a confondere due concetti fiscali che in realtà vanno analizzati in maniera separata: in effetti, capita di parlare in maniera del tutto indifferente di tasse e imposte, quasi fossero la stessa cosa, ma le differenze esistono eccome (vedi anche Differenza tra tasse e tributi). In parole povere, le imposte sono degli importi in denaro che il contribuente deve pagare a seconda delle sue capacità contributive, dunque sono utili per la collettività. Le tasse, al contrario, rappresentano i corrispettivi che il cittadino riconosce allo Stato per il servizio che gli viene offerto.

Differenza tra tasse e tributi

C’è un’altra differenza fondamentale che occorre tracciare in ambito fiscale, quella tra tasse e tributi (vedi anche La differenza tra tasse e accise). La definizione più dettagliata che si può dare dei tributi è quella di prestazioni patrimoniali di tipo coattivo e di regola in denaro. Essi sono stabiliti direttamente dallo Stato, il quale fa valere la propria sovranità, attraverso delle apposite leggi o altri atti, come ad esempio i decreti. Tra l’altro, i tributi presentano molte differenze anche tra loro stessi, visto che bisogna fare riferimento al presupposto, vale a dire la situazione, il fatto o l’evento che si sono verificati e che possono essere ricollegati al loro sorgere.

La differenza tra tasse e accise

Può sembrare una differenza trascurabile, invece non lo è: quali sono le definizioni esatte di tassa e accisa? I due termini non coincidono. In effetti, con la parola “tassa” si identifica il tributo che viene corrisposto allo Stato oppure a un altro ente pubblico per un servizio che viene reso ai soggetti privati su loro espressa richiesta. Il termine accisa, al contrario, serve per identificare una imposta che ha a che fare con la fabbricazione e la vendita di prodotti che sono destinati al consumo. Questo vuol dire che l’accisa stessa non tende a gravare sul valore come fa l’Iva (Imposta sul Valore Aggiunto), bensì sulla quantità dei prodotti che sono messi in vendita dal produttore.

Il 12 giugno scatterà il giorno della liberazione fiscale

Free Tax Day o Giorno della Libertà Fiscale: comunque la si voglia chiamare, la data del prossimo 12 giugno sarà incoraggiante per i contribuenti italiani. Come infatti viene calcolato da ben quindici anni, tra quattro giorni i cittadini non lavoreranno più per pagare tasse, imposte e contributi, ma solamente per loro stessi. In effetti, in questo 2013 sono necessari 162 giorni per la “liberazione” a cui si sta facendo riferimento, un momento che non è mai giunto così in ritardo come stavolta, a causa, in particolare, del continuo aumento della pressione fiscale (vedi anche Pressione fiscale sempre più alta).

A Fano suscita polemiche la tassa del tubo

Quando si pensa che la fantasia fiscale sia terminata, ecco spuntare una nuova misura che fa discutere. Una delle imposte più controverse è stata introdotta a Fano, comune marchigiano in provincia di Pesaro-Urbino: si tratta della cosiddetta tassa del tubo, un tributo che viene fatto pagare attraverso le bollette. Di cosa si tratta esattamente? Il comune ha deciso di prevederla all’interno del bilancio di quest’anno e ha a che fare con i sotto-servizi come le condotte del gas e le fognature: i tubi sono quelli sfruttati in tal caso, ragione per cui si è deciso di ribattezzarla in questo modo (vedi anche In Maryland viene introdotta la tassa sulla pioggia).

Le polemiche sull’Iresa introdotta da Lazio e Lombardia

Lazio e Lombardia sono le due regioni protagoniste dell’introduzione di un tributo piuttosto particolare, vale a dire l’Iresa. Come si intuisce dalla sigla in questione, si tratta dell’Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili, una misura fiscale che questi enti locali hanno la possibilità di applicare (vedi anche Gli aerotaxi e la base imponibile Iva). La novità in questione è stata resa nota da Federviaggio, l’associazione che rappresenta proprio il settore a cui si sta facendo riferimento, la quale non ha usato parole molto tenere per commentare.

Bollo auto in leasing

E’ giunta una importante comunicazione da parte della Commissione tributaria provinciale di Perugia, che ha

Confedilizia chiede meno persecuzione fiscale per gli immobili

Il messaggio lanciato da Corrado Sforza Fogliani, numero uno di Confedilizia, è stato molto chiaro: il settore edilizio può ripartire soltanto in una maniera ben precisa, vale a dire attraverso una nuova creazione di fiducia, al giorno d’oggi totalmente assente, ma anche puntando alla ripresa del mercato degli immobili. In aggiunta, dettaglio forse più importante tra gli altri, bisogna intervenire con urgenza sulla fiscalità, la quale sta letteralmente uccidendo il comparto in questione da troppo tempo a questa parte con il suo carico (vedi anche Detrazione ristrutturazione edilizia).

La tassa svizzera per la riparazione anticipata degli smartphone

Tassa di riparazione anticipata: è questo il nome con cui è stata chiamata l’imposta ideata dal partito svizzero dei Verdi, una proposta utile per lo smaltimento e l’uso sostenibile degli apparecchi elettrici ed elettronici. L’obiettivo è presto detto, visto che si punta a evitare situazioni paradossali, come ad esempio l’acquisto di un nuovo smartphone e quello vecchio che diventa praticamente un contributo all’inquinamento. La durata di vita così breve di simili apparecchi non è certo un fatto positivo, visto che viene richiesta una massiccia dose di energia, più che nociva per l’ambiente.

La CFTC pensa a una tassa sui derivati

Tassare i mercati degli strumenti derivati: è questo il sogno proibito e, volendo esagerare, il pensiero costante di molti economisti. La Tobin Tax, la tassa da applicare sulle transazioni finanziari, ha sollevato numerose polemiche nei vari stati membri dell’Unione Europea (vedi anche Trading penalizzato da crisi e tobin tax), ma le discussioni simili riguardano anche altri aspetti. In particolare, si sta facendo strada la proposta di Bart Chilton, il quale fa parte della Commodity Futures Trading Commission, l’autorità che si occupa di controllare gli scambi regolari sulle borse a termine degli Stati Uniti.