Le novità del cassetto fiscale per i promotori finanziari

La nostra amministrazione finanziaria ha lanciato dei servizi informatici nuovi di zecca che sono particolarmente importanti per quei promotori finanziari che hanno la partita Iva: in effetti, queste figure professionali avranno la possibilità di avere un accesso privilegiato tramite internet alle informazioni che riguardano la loro posizione in merito agli studi di settore (vedi anche Studi di settore: la versione beta di Gerico 2012). Il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate ha già messo a disposizione a chiunque sia titolare della partita Iva la nuova sezione del cosiddetto cassetto fiscale, in modo da ottenere dati e informazioni accurati e aggiornati sulle anomalie telematiche che potrebbero essersi verificati per il periodo d’imposta 2010.

Studi di settore: la versione beta di Gerico 2012

Tra le tante risorse che è possibile reperire direttamente dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate, figura anche quella relativa alla procedura Gerico valida per quest’anno: si tratta in pratica del software che consente di calcolare la congruità e la coerenza economica dei ben 206 studi di settore che sono stati applicati in relazione allo scorso periodo d’imposta. I ricavi, i compensi e le risultanze degli indicatori di normalità rientrano a pieno titolo in questo calcolo così importante. Volendo essere ancora più precisi, bisogna specificare che si sta parlando della versione “beta” del prodotto, quindi l’utilizzo non è ancora possibile per predisporre la consueta dichiarazione dei redditi.

Studi di settore rivisti per la crisi già dal 2011

Dal 2007 in poi il Mondo finanziario e poi quello economico ha dovuto far fronte a ben due crisi; la prima dei sub-prime in America, che ha avuto conseguenze estese fino in Europa viste le esposizioni dei nostri istituti di credito. La seconda, più recente, riguarda invece il Vecchio Continente e non ha avuto ripercussioni sul resto del mondo che in questo momento può solo stare “alla finestra”.

In ogni caso il risultato è che L’Europa ha sofferto due periodi “neri” a distanza ravvicinata (di cui uno non ancora del tutto finito) che si sono riversati sul mondo del lavoro in maniera incisiva. In tutti questi anni lo spettro degli studi di settore in Italia è peggiorato, visto che questi non hanno mai tenuto conto del periodo economico specifico. 

Revisione periodica per gli studi di settore del 2012

Una revisione completa e approfondita: sarà questo il trattamento che verrà riservato a ben sessantanove studi di settore che sono già entrati in vigore nel nostro paese e che andranno a riferirsi al periodo d’imposta di quest’anno. Un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ha messo in luce tutte le istruzioni del caso, ivi compresi i codici attività che dovranno essere utilizzati per la relativa programmazione. Una commissione di esperti, inoltre, composta, tra gli altri soggetti, anche dalla Società per gli Studi di Settore (meglio nota con l’acronimo Sose), ha fornito la sua approvazione definitiva per quel che concerne l’operazione attraverso un parere ben ponderato.

La Commissione di Esperti approva i nuovi studi di settore

La Commissione di Esperti ha giudicato idonea la nuova versione degli studi di settore: la riunione a cui si sta facendo riferimento si è tenuta proprio nel corso della mattinata, quando i sessantanove parametri fiscali che entreranno in vigore per quel che concerne quest’anno hanno ricevuto il via libero definitivo, dopo quello del ministro dell’Economia e delle Finanze, il premier Mario Monti. L’evoluzione di questi studi era stata posta in essere almeno tre anni fa, ma ora si ha una ripartizione ben precisa: in effetti, diciassette di essi fanno riferimento alle attività dei servizi, altri diciotto alle attività relative al comparto manifatturiero, ben ventotto al settore commerciale e infine gli ultimi sei alle cosiddette “attività professionali”.

Studi di settore: che cosa ci attende nel 2012?

Il funzionamento classico degli studi di settore è ormai noto a tutti da diverso tempo, anche se anno dopo anno, si tenta di inserire qualche novità per quel che concerne l’adempimento: la scadenza scelta dalla nostra amministrazione finanziaria per tale invio fiscale è ormai scaduta da tempo, visto che risale allo scorso 30 settembre, ma questo non impedisce che si debba rinfrescare la memoria dei contribuenti interessati, soprattutto alla luce di quanto li aspetta nel corso del 2012. Anzitutto, bisogna ricordare che la trasmissione in ritardo di tali strumenti comporta un accertamento induttivo puro e la conseguente sanzione massima per la responsabilità di chi non ha rispettato il termine previsto.

Gli studi di settore non solo validi per i negozianti in crisi

La situazione di crisi economica in cui può incappare un commerciante o un titolare di un negozio è una delle condizioni per le quali si possono disapplicare gli studi di settore: la certezza in questione è giunta dopo una delle ultime pronunce della Corte di Cassazione, la quale ha preso in esame il caso di un contribuente che proprio per tale crisi è costretto a chiudere l’attività. Tra l’altro, bisogna ricordare che questo strumento, come ricordato in questa come in altre occasioni dai giudici di Piazza Cavour, rappresenta una presunzione semplice in merito agli accertamenti tributari, il tutto basato su specifici metodi della statistica.

Gerico 2011, le ultime modifiche al software

Novità in vista per gli studi di settore: gli aggiornamenti in questione hanno riguardato infatti il celebre software Gerico, il prodotto che viene utilizzato proprio per calcolare tali parametri fiscali. L’ammodernamento del 2011 riguarda ovviamente il periodo d’imposta dello scorso anno. Si tratta di una modifica piuttosto inattesa, visto che il lancio dello strumento era avvenuto poco più di un mese fa. Che cosa è cambiato di preciso? Anzitutto, bisogna prestare la massima attenzione al campo dei dati anagrafici: quando infatti si fa riferimento ai mesi di attività del periodo d’imposta, c’è da pochi giorni una nuova dicitura, vale a dire “vedere istruzioni”, in modo da far intendere che gli elementi da tenere in considerazione sono anche altri.

Studi di settore 2011: le novità

Ci sono importanti novità per quel che riguarda gli studi di settore 2011, ovverosia quelli da presentare quest’anno a valere sull’anno di imposta 2010. A darne notizia nella giornata di ieri, martedì 28 giugno del 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel far presente come in merito sia stato messo tutto nero su bianco con un’apposita Circolare, la numero 30/E diffusa proprio nella giornata di ieri. In particolare, gli studi da presentare quest’anno, oltre a contenere, così come avvenuto in questi ultimi anni, i cosiddetti correttivi anticrisi, sono caratterizzati anche dall’introduzione di nuovi indicatori che tendono conto sempre di più del luogo dove il contribuente esercita l’attività. Trattasi, nello specifico, di due nuove indici che misurano le retribuzioni a livello locale, e che “pesano” gli importi dei canoni di locazione residenziale.

Studi di settore: Gerico 2011, nuovo software online

Tra le novità 2011 sugli studi di settore, a valere sull’anno di imposta 2010, e per i complessivi 206 studi di settore, è online la nuova versione del software Gerico 2011. A darne notizia venerdì scorso, 10 giugno 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel ricordare come il software per gli studi permetta di andare ad effettuare il calcolo di congruità. Il nuovo software, Gerico 2011 appunto, si può come al solito andare ad utilizzare dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov, accedendo all’apposita sezione “Studi di settore“. Anche per il 2011, così come avvenuto a valere sull’anno di imposta 2009, Gerico 2011, ai fini delle risultanze legate agli studi di settore, tiene conto dei cosiddetti correttivi anticrisi che, lo ricordiamo, sono stati introdotti negli anni scorsi dal Fisco proprio per tener conto di situazioni di calo di fatturato e di redditività strettamente correlati alla sfavorevole congiuntura economica.