Indennizzi per danni da ritardato pagamento

Il decreto del fare ha introdotto – come noto – lo strumento dell’indennizzo per danno da ritardo. In sintesi, si tratta di un indennizzo che le imprese (e, presto, anche altri soggetti) potranno legittimamente ottenere dagli enti delle pubbliche amministrazioni che agiranno colpevolmente in ritardo nel disbrigo di loro pratiche, e che sarà proporzionale al numero di giorni di ritardo accumulati dalla stessa struttura pubblica. Vediamo di capire come funzionerà l’indennizzo, e come richiederlo.

Regime fiscale società tra professionisti

Il Consiglio dei ministri ha recentemente fornito alcuni chiarimenti molto importanti sul regime fiscale da applicare alle c.d. “Società tra professionisti” (StP), nuove forme giuridiche societarie che sono state introdotte nel nostro ordinamento per disciplinare le attività di studi associati e altre attività di collaborazione. Stando a quanto chiarito dal Consiglio, professionisti e imprenditori che vorranno costituire una società per l’esercizio delle attività professionali, dovranno sottostare, anche ai fini Irap, al regime fiscale previsto per le associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche.

Le ultime indicazioni prima della comunicazione della Pec

Mancano dieci giorni esatti alla scadenza fissata per le imprese individuali per la comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata, quello che ci siamo abituati a chiamare Pec. Una operazione che va effettuata direttamente al Registro delle Imprese. Nel caso in cui si abbia a che fare con imprese iscritte da poco, allora l’indicazione va perfezionata nel momento in cui si presenta la domanda di iscrizione, altrimenti si rischia di vedere sospesa la domanda. Il termine si sta dunque avvicinando, ma vi sono diverse indicazioni utili per non commettere errori (vedi anche Commissioni tributarie: aumentano le comunicazioni Pec).

La contabilità semplificata e il reato di bancarotta fraudolenta

Circa una settimana fa la Corte di Cassazione ha sentenziato sul reato di bancarotta fraudolenta: quest’ultimo non risulta essere del tipo documentale semplice, ma la fattispecie più grave nell’ipotesi di un soggetto titolare di una ditta individuale che provvede a sopprimere o a occultare il libro giornale e quello degli inventari. Questi ultimi, come è noto, sono due documenti obbligatori per legge, la loro assenza dunque non consente di ricostruire in maniera adeguata e accurata la situazione patrimoniale di una ditta finita in fallimento.

Apertura partite iva giugno 2012

Il dato relativo all’apertura di partite IVA in Italia aiuta a comprendere in maniera precisa e completa la situazione riguardo l’attuale crisi economia e l’impatto sugli italiani. Durante lo scorso giugno 2012 sono state aperte 40444 partite iva; il dato è inferiore allo stesso periodo dell’anno precedente del 3,3% secondo i dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e la ripartizione è leggermente diversa rispetto a giugno 2011.

Fondo indennità Enasarco, la scadenza del 31 marzo

Mancano ancora dieci giorni alla scadenza relativa alla contribuzione Firr dell’Enasarco: l’acronimo in questione, come è noto, sta a indicare l’Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e Rappresentanti di Commercio, mentre l’adempimento previsto entro il prossimo 31 marzo si riferisce alle aziende di tipo commerciale, industriale e artigianale, le quali devono far fronte ai contributi dovuti per il Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (il Firr per l’appunto). In aggiunta, bisogna ricordare che questa stessa contribuzione fa riferimento a un calcolo specifico, vale a dire quello che viene effettuato sulle provvigioni dell’anno precedente. Ma che cos’è esattamente questo fondo?

Nuova tassa sui beni concessi in utilizzo ai soci

Il 2012 sarà l’anno dell’introduzione ufficiale di una nuova tassa societaria: la previsione a cui stiamo facendo riferimento è inserita nel Decreto 138 del 2011 (la cosiddetta “Manovra-bis” di questa estate), il quale parla espressamente di una forma impositiva di reddito diverso. Nello specifico, quest’ultimo viene a essere rappresentato dalla differenza tra il valore di mercato e quanto concesso in godimento ogni singolo anno per quel che riguarda i beni d’impresa a soci o familiari dell’imprenditore. In realtà, dettaglio sicuramente importante, non si spiega qual è lo specifico presupposto impositivo di questa novità fiscale, bensì si rinvia a quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate in merito ai beni che sono oggetto di tale normativa.

Contribuenti minimi: il caso dell’impresa familiare

Le recenti modifiche approntate al regime dei contribuenti minimi dal Decreto 98 di quest’anno non sono state l’ultimo aggiornamento da questo punto di vista: in effetti, anche la Fondazione dei Consulenti del Lavoro ha espresso un parere a tal proposito giusto quattro giorni fa, mettendo in evidenza una casistica molto diffusa. Nello specifico, quando si è titolari di un’impresa di tipo individuale, l’accesso al regime è consentito persino nell’ipotesi di un’impresa familiare. La pronuncia si era resa necessaria dopo una espressa richiesta di un imprenditore, il quale aveva provveduto a iscrivere la propria consorte all’Inps come collaboratrice. Quindi, questo vuol dire che una iscrizione simile ai fini previdenziali non rappresenta assolutamente un ostacolo al far parte del novero dei minimi.

Imprese agricole, le agevolazioni fiscali della manovra economica

Le imprese agricole che si troveranno in difficoltà a causa del loro stato di insolvenza potranno beneficiare di nuove opportunità fiscali di primo livello. La manovra estiva approvata di recente prevede infatti una vera e propria ristrutturazione dei debiti a loro favore, oltre alla garanzia di una maggiore transazione tributaria, perfino nei casi più gravi di stato di insolvenza. La possibilità riguarda l’accesso alle previsioni di un testo normativo non proprio recente, il Regio Decreto 267 del 1942: nel dettaglio, a tali imprenditori viene consentito di domandare una omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti mediante la presentazione di tutti i documenti che sono necessari in tal senso. L’intesa debitoria deve riguardare almeno il 60% dei crediti complessivi, percentuale a cui bisogna unire una relazione redatta da un professionista di questo campo, il quale necessita a sua volta il possesso dell’idoneità ad assicurare il regolare versamento dei creditori estranei.

Redditi agrari: aggiornata la tabella delle attività connesse

Le attività agricole connesse sono descritte dall’articolo 2135 del nostro codice civile: dalla lettura di questo testo emerge come queste attività altro non siano che quelle esercitate dall’imprenditore agricolo e che hanno come obiettivo la manipolazione, la conservazione, la trasformazione, la commercializzazione e la valorizzazione dei prodotti. Inoltre, l’oggetto deve essere rappresentato da prodotti ottenuti dalla coltivazione del fondo o dall’allevamento di animali. Questo elenco si può immaginare come lunghissimo e tra l’altro molti elementi sono stati aggiornati proprio in questi giorni. Quali novità bisogna attendersi? Fanno molto rumore le esclusioni eccellenti di diverse voci, tra cui possiamo citare sicuramente i prodotti da forno (rustici e pizzette non potranno beneficiare del favore fiscale finora goduto), ma gli elementi da annoverare sono anche altri.

Durc, nuove istruzioni per le società senza dipendenti

L’Inps ha fornito delle informazioni molto interessanti in relazione al Durc: il Documento Unico di Regolarità Contributiva certifica che una determinata impresa ha assolto tutti gli obblighi contrattuali e legislativi nei confronti dello stesso istituto previdenziale, dell’Inail e della Cassa Edile. Ebbene, la circolare numero 59, la quale risale ormai a più di due settimane fa (è stata pubblicata lo scorso 28 marzo), è stata molto utile per chiarire alcuni aspetti relativi al cosiddetto “sportello unico previdenziale”, un’applicazione innovativa e molto recente. Anzitutto, vi sono stati dei fondamentali chiarimenti in merito alle categoria del tipo di ditta, vale a dire quelle che sono previste per la compilazione corretta e completa della richiesta del Durc; si tratta di una individuazione che si riferisce direttamente all’obbligo di iscrizione all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, in modo da adempiere ai contributi dovuti.

Unico 2011: online le bozze enti non commerciali e società di persone

A partire dalla giornata di ieri, venerdì 3 dicembre 2010, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, sono disponibili online le bozze dei modelli Unico 2011 che dovranno presentare sia le società di persone, sia gli enti non commerciali. A darne notizia ieri è stata proprio l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare in particolare come rispetto allo scorso anno nei modelli sono presenti tre importanti novità, a partire dal cosiddetto bonus campionari che, lo ricordiamo, è fruibile da parte di quelle imprese che, ai fini di investimento in ricerca e sviluppo operano nel comparto del tessile. Inoltre, l’altra novità riguarda la sospensione d’imposta sugli utili che reinvestono le imprese che aderiscono ai contratti di rete; al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha fatto presente come tale misura risulti essere attualmente al vaglio per l’autorizzazione da parte della Commissione UE; la terza novità è invece quella inerente il cosiddetto transfer pricing.

Entrate: i fanghi agricoli costituiscono due diversi redditi

Una delle fasi più tipiche dell’agricoltura è senza dubbio quella dell’utilizzo dei fanghi, sfruttati soprattutto per le loro proprietà depurative del terreno: è proprio questa caratteristica del prodotto in questione che lo contraddistingue in relazione al suo trattamento fiscale. I fanghi, infatti, consentono di incrementare la fertilità, ma non sono una vera fase della coltivazione, ragione per la quale i compensi che vengono versati da chi possiede il fondo non finiscono nel reddito agrario, ma in due redditi distinti, vale a dire quelli diversi e quelli d’impresa. La conclusione appena elencata è stata resa nota dall’Agenzia delle Entrate mediante la pubblicazione della risoluzione 74/E che risale appunto alla giornata di ieri. Come mai la nostra amministrazione finanziaria ha voluto decidere in questa direzione? I fanghi devono comunque essere smaltiti, vista la loro nocività, ma usati nel modo corretto permettono di beneficiare anche dei loro vantaggi.

Entrate: online i software dei modelli Unico SP e Consolidato 2010

Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il tanto atteso software relativo a uno dei principali modelli Unico, vale a dire quello dedicato alle società di persone; la versione in questione è quella 1.0.0, la quale risale a tre giorni fa e si riferisce proprio al 2010. Mediante questo specifico software è possibile compilare in maniera giusta ed esauriente il modello Unico SP 2010, visto che sarà consentita online la creazione di un file che dovrà essere inviato per via telematica. Come è strutturata questa interessante novità fiscale? La tecnologia che viene utilizzata in questo caso specifico è quella per la distribuzione dei software che si basano su Java, programma che permette agli utenti interessati di beneficiare delle applicazioni proprio dal sito internet: l’innovazione è fondamentale, visto che si può dar vita alle applicazioni in modo semplice, attraverso pochi clic e si può anche ottenere, dettaglio non trascurabile, la certezza dell’uso della versione più aggiornata e di aver evitato tutte le procedure più difficili per quel che concerne l’installazione o l’aggiornamento.