Gli aumenti di Irpef e Irap in Toscana

I contribuenti toscani temono già da ora l’inizio del 2013: in effetti, a partire dal prossimo mese di gennaio l’Irpef e l’Irap sono destinate ad aumentare, una misura utile per compensare i tagli della spending review. Nel dettaglio, nonostante pochi giorni fa si parlare proprio dell’imposta relativa al reddito delle persone fisiche in termini incoraggianti (Riduzione Irpef, per Grilli ne guadagnerà il 99% dei contribuenti), ora si scopre che essa aumenterà a seconda delle fasce di reddito, visto che si è reso necessario compensare le detrazioni che sono state introdotte per i figli a carico. Riguardo l’Imposta sul Reddito delle Attività Produttive, invece, quest’ultima coinvolgerà circa un sesto delle aziende presenti in Toscana.

Anziani e sorveglianza scolastica: il contributo è imponibile ai fini Irpef

Con l’inizio imminente del nuovo anno scolastico, capiterà di sicuro di incontrare sulle nostre strade quegli anziani che sono soliti svolgere un importante servizio di vigilanza e assistenza davanti agli istituti: sono soprattutto le scuole elementari a fruire di tale attività, retribuita attraverso un apposito contributo che viene erogato su delibera della giunta comunale. Per l’appunto, questo stesso contributo come va considerato ai fini dell’imposizione fiscale? Volendo essere più precisi, bisogna comprendere con precisione se esso è imponibile ai fini dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef).

Campania, Calabria e Molise: Irap e addizionale Irpef in aumento

Il 2012 sarà un anno di rincari piuttosto decisi per quel che concerne l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap) e l’addizionale dell’Irpef, una constatazione che vale soprattutto per tre regioni meridionali: si tratta, nello specifico, della Campania, della Calabria e del Molise. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso nota ieri questa maggiorazione, visto che il Tavolo per la verifica degli adempimenti e il Comitato Permanente per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza non hanno fatto altro che prendere atto di quelli che sono gli ultimi risultati in questo senso.

Acconto Irpef: le disposizioni del Ministero dell’Economia

L’ultimo comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze non poteva essere più chiaro: l’ultimo decreto che è stato presentato dal presidente del Consiglio Mario Monti e che prevede il taglio di ben il 17% dell’acconto dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) per quel che concerne il periodo d’imposta di quest’anno, non è altro che un’attuazione concreta di quanto contenuto all’interno del Decreto Legge 78 del 2010, il testo normativo che prevede le misure attuate nel nostro paese per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica. Come è stato modificato in maniera precisa dalla recente Legge di Stabilità (la numero 183 dello scorso 12 novembre), infatti, vi sono delle disposizioni ben precise in tal senso.

I nuovi scaglioni Irpef per il 2012

La manovra finanziaria di questa estate è anche e soprattutto improntata al settore tributario: per il nostro paese si prospetta una riforma piuttosto corposa, in parte per quel che concerne le aliquote dell’Irpef. Che cosa accadrà di preciso? Nel dettaglio, come prevede lo schema fiscale voluto dallo stesso ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, gli scaglioni scenderanno di numero e diventeranno soltanto tre invece che cinque, in modo da introdurre delle percentuali ben precise. Il primo scaglione sarà quindi quello che prevede il 20% del reddito imponibile e poi si salirà ulteriormente, fino al 30% e al 40% per i successivi due.

Manovra finanziaria: contributo solidarietà, stangata al Nord

Uno dei provvedimenti più criticati, e contenuti nella nuova manovra finanziaria da 45 miliardi di euro del Governo, è quello relativo al cosiddetto contributo di solidarietà. Trattasi, nello specifico, di quella che è stata definita la “super irpef” in quanto va a colpire quei contribuenti che dichiarano annualmente redditi a partire da 90 mila euro. Ma a livello geografico in Italia quali aree saranno maggiormente colpite? Ebbene, al riguardo ci viene in aiuto uno studio effettuato dall’Associazione degli artigiani della CGIA di Mestre, la quale attraverso il proprio Ufficio Studi ha rilevato come la supertassa andrà maggiormente a colpire i contribuenti che risiedono nel Nord Italia.

Irpef autonomi e tredicesime: stangata con la nuova manovra

Con la nuova manovra da 45 miliardi di euro, quella approvata ieri con Decreto dal Consiglio dei Ministri, l’Italia è diventato il Paese con la più alta pressione fiscale sulle persone fisiche. Questo è quanto in molti, commentando la manovra, affermavano nella tarda serata di ieri sulle principali reti televisive. Stavolta il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ammesso che con la nuova manovra sono state messe le mani in tasca agli italiani, e che di tutto ciò è dispiaciuto. Ma d’altronde non si poteva fare altrimenti vista la situazione a livello internazionale, e viste le pressioni fatte dalla Bce, la Banca centrale europea, che nei giorni scorsi ha avviato il programma di acquisto dei nostri Btp a fronte però di un maggior rigore, quel rigore che dovrebbe essere garantito proprio con la nuova manovra finanziaria di aggiustamento dei conti pubblici che, lo ricordiamo, dovrà permettere il pareggio di bilancio con un anno di anticipo, dal 2014 al 2013.

Irpef Imposta sul reddito delle persone fisiche

Cos’è l’Irpef

L’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, abbreviata con l’acronimo IRPEF, è regolata dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi. L’Irpef é un’imposta diretta, personale, progressiva, generale.

Soggetti tenuti al pagamento dell’Irpef

L’Irpef deve essere pagata da coloro che posseggono redditi, in denaro o in natura, rientranti in una delle seguenti categorie: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi diversi. Essendo l’IRPEF un’imposta di tipo progressivo essa colpisce il reddito con aliquote che aumentano in relazione agli scaglioni di reddito. Chi possiede più reddito quindi é tenuto al pagamento di una aliquota maggiore. L’Irpef ha carattere personale, essendo dovuta, per i soggetti residenti sul territorio dello Stato, per tutti i redditi posseduti, anche se essi sono stati prodotti all’estero.

Aliquote Irpef da 5 a 3, chi ci guadagna

Con la riduzione delle aliquote Irpef da 5 a 3, chi ci guadagna? Ebbene, la risposta in tal senso ci giunge dalla Cgia di Mestre che, in base alle elaborazioni effettuate, ha messo in evidenza come ci saranno vantaggi tangibili, ovverosia risparmi fiscali, solo per appena il 4% del contribuenti. Il passaggio, quindi, al 20-30-40% come prima, seconda e terza aliquota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) rischia di non creare quella scossa tale da lasciare qualche soldo in tasca in più agli italiani. In particolare, basandosi sulle ipotesi circolate in questi ultimi giorni in merito ai nuovi scaglioni dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), l’Associazione degli artigiani mestrina ha rilevato come i contribuenti inizieranno a guadagnare, ovverosia a pagare meno tasse, solo in corrispondenza di un reddito pari almeno a 55 mila euro annui. Insomma, trattasi di un livello di reddito annuo che milioni di italiani nel nostro Paese neanche si sognano.

Chiesa Valdese: le donazioni sono deducibili dal reddito

La Chiesa Evangelica Valdese esiste ormai da un millennio nel nostro paese, una dottrina che ci è nota soprattutto quando si parla dell’otto per mille: in effetti, questo meccanismo di ripartizione fiscale tra Stato e confessioni religiose può andare in favore anche dei Valdesi ed è proprio a questo adempimento che si è riferita l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 69/E, documento che è stato pubblicato proprio nel corso della giornata di ieri. Come è noto, la quota in questione può essere riservata a tale chiesa a scopi di carattere sociale, assistenziale, umanitario o anche culturale. Le ultime precisazioni hanno messo in luce come queste donazioni non necessitino di ricevuta di versamento in conto corrente postale e nemmeno quella del bonifico.

Aliquote Irpef da cinque a tre, cosa cambierebbe

L’estate 2011 per l’attuale Governo in carica è tutto tranne che “vacanziera”. I mercati internazionali ancora di certo non ci guardano con sospetto, ma di sicuro, per continuare ad avere fiducia nel nostro Paese, e quindi nel nostro debito, c’è bisogno che vengano messe a punto riforme strutturali importanti unitamente a quella manovra economica da 40 miliardi di euro e passa in grado di sistemare i conti pubblici quantomeno fino all’anno 2004. Il tutto a fronte della tanto agognata ed attesa riforma fiscale che recentemente è stata tra l’altro chiesta con particolare fermezza, a Pontida, dalla Lega Nord. Il Ministro all’Economia Giulio Tremonti, come da lui stesso dichiarato di recente, ha la riforma fiscale pronta da un pezzo, almeno da un anno; ma mancano le risorse o quantomeno occorre trovare il sistema per reperirle.

Addizionali 2011: Molise, Calabria e Campania; scattano gli aumenti

A valere sul corrente anno di imposta, il 2011, sono stati confermati gli aumenti dell’addizionale Irpef, pari allo 0,30%, e della maggiorazione sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, pari allo 0,15%, per le Regioni Molise, Calabria e Campania. A darne notizia in data odierna, giovedì 23 giugno del 2011, è stata con un comunicato l’Agenzia delle Entrate dopo quanto a sua volta, sempre con un comunicato stampa, ha reso noto oggi il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze. La conferma delle maggiorazioni sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e sull’Irap è giunta in sede di Tavolo per la verifica degli adempimenti e il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza, così come previsto dalle disposizioni contenute nella Legge numero 191 del 2009.