Rivalutazione rendite Inail 2013

Dallo scorso 1 luglio 2013 sono salite del 3,02 per cento le rendite Inail per i settori industria e agricoltura, e per i medici radiologi e tecnici sanitari. A stabilirlo è il precedente decreto del 10 giugno da parte del ministero del Lavoro, in applicazione della consueta operazione di rivalutazione annuale delle prestazioni che dal 2000 segue il doppio sistema di rivalutazione. Vediamo dunque a quanto ammontano i nuovi valori per i principali settori.

Anche l’invalidità dal lavoro è soggetta a tassazione

I risarcimenti che vengono messi a disposizione di una persona per una invalidità a carattere temporaneo e che hanno un collegamento stretto al rapporto di lavoro devono essere soggette a un trattamento fiscale ben preciso. In effetti, si sta parlando di indennità che sono imponibili per quel che riguarda le imposte dirette (vedi anche Nessun indennizzo Inail se ci si può recare a lavoro a piedi). Come è stato infatti precisato in maniera chiara da una ordinanza della sezione tributaria della Cassazione, non è possibile escludere tale fattispecie dalla tassazione, visto che non basta che l’erogazione di cui si sta parlando abbia un carattere risarcitorio.

I premi dell’Inail diventano più cari

I premi dell’Inail sono diventati più cari. La circolare numero 14 dell’ente previdenziale ha infatti aggiornato quelli che sono i minimali validi per quest’anno: vi sono alcuni chiarimenti in base alle singole determinazioni (vedi anche Si avvicina la scadenza per la quarta rata del premio Inail). Anzitutto, il discorso può cominciare con i premi ordinari. In questo caso, essi si ottengono sfruttando due fattori ben precisi, vale a dire il tasso di premio e l’importo totale delle retribuzioni. Il primo di questi fattori si ricava dalla tariffa dei premi, prendendo spunto dalla lavorazione che è stata assicurata.

Nessun indennizzo Inail se ci si può recare a lavoro a piedi

La rendita da infortunio in itinere dell’Inail non può essere concesso dallo stesso ente previdenziale nel caso in cui il dipendente abbia la possibilità di recarsi al lavoro con i mezzi pubblici o a piedi. Si tratta di una importante sentenza che la Corte di Cassazione ha reso nota nel corso della giornata di ieri. In pratica, i giudici di Piazza Cavour non hanno voluto riconoscere a un lavoratore questo indennizzo, dato che poteva coprire la distanza da casa al luogo di lavoro in maniera più semplice rispetto alla moto. In effetti, il soggetto in questione era rimasto vittima di un incidente motociclistico nel 1997 proprio mentre stava andando a lavorare.

L’Inail fa chiarezza sulla prescrizione delle rendite

Le quote integrative di rendita relative all’Inail potranno beneficiare della prescrizione di cinque anni: si tratta di quote aggiuntive di una rendita che è già stata costituita, di conseguenza l’istituto ha deciso di non applicare la prescrizione breve (di durata triennale per la precisione) che è prevista dalla legge. Nel dettaglio, si fa riferimento al contenuto dell’articolo 2948 del codice civile, vale a dire quello dedicato alla continuità dei rapporti giuridici. Sono queste, in sintesi, le disposizioni più importanti che si possono ricavare dalla nota protocollo 1694 pubblicata in questi giorni dall’ente previdenziale.

Il nuovo modulo dell’Inail per la denuncia ditta

La Posta Elettronica Certificata è il mezzo utile per far “viaggiare” il nuovo modello di denuncia che l’Inail ha messo a disposizione delle agenzie di somministrazione: tutto è stato spiegato all’interno di un apposito protocollo, documento in cui l’ente previdenziale ha spiegato come sia stata modificata anche la procedura relativa all’iscrizione. Di cosa si tratta esattamente? Questo modello nuovo di zecca deve essere sfruttato per comunicare l’inizio dell’attività, ma anche e soprattutto per far fronte agli adempimenti che sono a carico della ditta di somministrazione, prendendo a riferimento i dipendenti.

La nuova piattaforma multimediale creata da Inail e consulenti del lavoro

L’Inail e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro hanno unito le loro forze per dar vita a un progetto che si avvarrà della loro collaborazione: nello specifico, i due enti sono i protagonisti di una iniziativa multimediale e interattiva che ha a che fare con la banca dati informativa per quel che concerne le principali norme sulla sicurezza e le relative figure professionali. Non bisogna dimenticare, poi, la procedura guidata che servirà per compilare nella maniera più corretta e giusta gli OT24 (i modelli destinati a quelle imprese che presentano istanze di riduzione del tasso medio di tariffa per interventi di prevenzione) e i bandi Isi (contributi a fondo perso).

L’Inail ridefinisce la copertura dei marinai contro la pirateria

Per i marinai ci sarà una tutela previdenziale maggiore in caso di attacchi da parte dei pirati: come è stato reso noto dalla circolare numero 9 dell’Inail, infatti, nel caso di infortunio per questo specifico motivo, l’ente provvederà a liquidare le prestazioni ordinarie, una possibilità che ha cominciato a funzionare da tre giorni esatti. In pratica, si è deciso di adeguare la giurisprudenza al fenomeno crescente degli attacchi di pirateria nel mare. Ecco perché l’Istituto ha deciso di considerare nuovamente la copertura del rischio per quel che riguarda le navi che sono adibite al trasporto dei passeggeri, delle merci e delle attività ausiliarie.

Inail: il ricorso per gli infortuni domestici

L’Inail (Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro) ha emesso e reso pubblici da tempo alcuni provvedimenti che riguardano le prestazioni per gli infortuni in ambito domestico: ebbene, lo stesso ente ha precisato con un apposito protocollo come è possibile impugnare queste misure, più precisamente entro il termine di tre anni, visto che si sta parlando di un termine temporale di tipo ordinatorio e non perentorio. Un discorso molto importante è quello che deve essere fatto per l’assicurazione delle casalinghe (si avvicina la scadenza per l’assicurazione Inail delle casalinghe). In effetti, i chiarimenti in questione non possono che riguardare il testo normativo di riferimento, vale a dire la Legge 493 del 1999 (“Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”).

Il Durc sarà inviato tramite posta elettronica

Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc) ha ora la possibilità di “viaggiare” anche attraverso la casella di posta elettronica: da pochissimi giorni, infatti, è possibile rivolgersi direttamente all’Inail per ottenere il documento in questione mediante la Posta Elettronica Certificata (Pec), attraverso un’apposita firma digitale. Questa estate, al contrario, l’argomento in questione era sempre attuale, ma in relazione a un’altra fattispecie, visto che vi furono le precisazioni dell’Inail sul Durc e il sisma di maggio. Tutte le operazioni potranno essere perfezionate sul web, affidandosi al sito dello sportello unico previdenziale per la precisione.

Durc e sanatoria immigrati: gli ultimi chiarimenti

C’è una novità importante per quel che riguarda il Documento Unico di Regolarità Contributiva (meglio noto con l’acronimo Durc) in relazione alla sanatoria degli immigrati: in effetti, come ha comunicato in maniera opportuna la Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili (Cnce), questa stessa regolarità non sarà sottoposta ad alcun tipo di accertamento per l’azienda nel suo complesso, ma soltanto in merito ai dipendenti che dovranno essere effettivamente regolarizzati. Che cosa prevede nello specifico questa sanatoria?

Il trasferimento telematico degli adempimenti Inail

L’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e le Malattie Professionali) sta dimostrando di avere una vera e propria predilezione per il web: il prossimo 28 settembre, infatti, sarà una data fondamentale in questo senso, con le denunce che sono utili per iscrivere o far cessare le attività imprenditoriali che verranno realizzate attraverso l’apposito servizio telematico, accedendo al sito internet ufficiale dell’ente. Lo stesso discorso deve essere fatto per quel che riguarda le denunce relative ai cosiddetti “lavori temporanei”, senza dimenticare i contratti di somministrazione.