Evasione fiscale: alleanza Comuni-Entrate in Emilia Romagna

Tempi duri per gli evasori fiscali che risiedono in Emilia Romagna. L’Agenzia delle Entrate e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani dell’Emilia Romagna, infatti, aprono in merito la strada al federalismo fiscale con una vera e propria alleanza anti-evasione che vede impegnato sia il Fisco, sia i Comuni che eserciteranno un ruolo attivo nell’individuare i possibili casi di evasione fiscale. Non a caso, una “task force” di quindici membri, di cui undici funzionari dell’Agenzia delle Entrate, e quattro esperti dell’ANCI della Regione Emilia Romagna, ha predisposto un dossier operativo, destinato ai dipendenti del Comune, per la raccolta dei dati “sensibili” attraverso delle apposite “check list”. Allo stato attuale, i comuni dell’Emilia Romagna che hanno aderito all’alleanza anti-evasione sono ben 116; tra questi, spiccano città come Bologna, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Ferrara e Cesena, ma, in accordo con una nota emessa dalla Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, ci sono anche centri di rilevanza economica come Carpi, Imola e Faenza dove potenzialmente può annidarsi un elevato livello di tasse evase.

Attività agricole: l’Agenzia delle Entrate fa il punto sul “Fisco verde”

Con la pubblicazione nella giornata di ieri della circolare 32/E, l’Agenzia delle Entrate ha voluto puntare l’obiettivo sulla tassazione da applicare ai cosiddetti “eco-imprenditori”: gli ambiti di chiarimento di tale documento, dunque, si sono riferiti alla produzione di elettricità col fotovoltaico, ai biocarburanti e ai prodotti chimici. Importanti sono state anche le precisazioni, in proposito, circa la tariffa incentivante che viene percepita da questi imprenditori, ma anche in relazione ai certificati verdi. C’è da dire che al centro dell’attenzione dell’Agenzia ci sono soprattutto le novità che furono introdotte a partire dalla Finanziaria 2006, la quale dispose che le attività agricole connesse dovessero essere ricomprese nella categoria della generazione di energia elettrica e calorica da fonti agroforestali e fotovoltaiche.

 

Tornano le “cartelle pazze”: il Fisco chiede 309 miliardi a un operaio emiliano

Non deve essere certo una bella sensazione quella che si prova nel ricevere una cartella esattoriale da oltre 309 miliardi di euro: è stata questa infatti la cifra che un operaio emiliano si è visto recapitare nei giorni scorsi a casa da parte di Equitalia, con l’intimazione a pagare immediatamente l’intero importo presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate. Una riscossione tributaria senza dubbio esagerata e, in effetti, si è trattato di un madornale errore commesso dalla stessa Equitalia; tra l’altro, non è un caso isolato, visto che altri 4.500 cittadini delle provincie dell’Emilia, in particolare Parma e Piacenza, si sono visti recapitare delle cartelle esattoriali “pazze” (un altro importo sospetto e palesemente errato è stato recapitato a un veterinario: 900 milioni di euro). Preavvisi di fermo e richieste di cifre ingenti, il contenuto delle missive è sempre il medesimo. Non bisogna sottovalutare, in questo caso, anche i danni provocati alla salute dei contribuenti, i quali hanno anche denunciato malori nel leggere richieste così esorbitanti. Il Codacons si è già attivato in proposito per far sì che Equitalia risponda in prima persona degli errori commessi: è pronta anche una denuncia in Procura.

 

Scadenze fiscali, versamenti e rimborsi: tutto semplice con l’Annuario 2009

Tra scadenze IRPEF, acconti sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) e versamenti periodici di tasse, imposte e tributi, ogni tanto capita di fare non poca confusione, o di non ricordarsi molto bene le singole date; ma molto spesso, non essendo ben informati, non si colgono i vantaggi offerti, ad esempio, dalla possibilità di trasmettere direttamente on line la dichiarazione dei redditi senza dover fare lunghe ed estenuanti file agli sportelli. Queste risposte e queste soluzioni vengono fornite dall’Annuario del Contribuente dell’Agenzia delle Entrate, la cui edizione 2009 si trova come ogni anno sul proprio sito Internet, ma può essere altresì ritirata, grazie ad una tiratura pari a ben 200 mila copie, presso tutti gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo per il contribuente non ci saranno più “segreti” in materia di versamenti, rimborsi, aperture e chiusure di partita IVA, scadenze fiscali, sanzioni, ravvedimenti, cassetto fiscale e tutti gli altri servizi telematici offerti dall’Amministrazione Finanziaria.

Cinque per mille 2009: ultime ore per inviare la dichiarazione sostitutiva

Per gli enti del volontariato e per le associazioni sportive dilettantistiche mancano oramai poche ore per mettersi in regola con l’invio della dichiarazione sostitutiva in virtù della quale sarà possibile accedere per l’anno 2009 al beneficio del cinque per mille. L’ultima data utile, infatti, è quella di domani, 30 giugno 2009, ragion per cui il legale rappresentante dell’ente o dell’associazione deve provvedere, qualora non l’avesse fatto, ad inviare il modulo debitamente compilato e sottoscritto. Il modello conforme, tra l’altro, è disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, ed una volta compilato e sottoscritto deve essere altresì corredato di una fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità; il documento, chiaramente, deve essere quello della persona che sottoscrive il modulo. Il modulo di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ai fini dell’accesso al cinque per mille 2009, è fondamentale affinché l’ente del volontariato o l’associazione sportiva dilettantistica confermi ed attesti di avere anche per il 2009 i requisiti che danno diritto al beneficio.

Online le versioni in sloveno di Unico e Unico Mini 2009

La lingua slovena è considerata come autoctona in alcune zone di frontiera dell’Italia, in cui, tra l’altro, viene anche sottoposta a uno speciale regime di tutela: solo nella zona orientale del Friuli e in gran parte della Venezia Giulia vi sono 61.000 persone che parlano questa lingua. È proprio per venire incontro alle esigenze di questa importante minoranza linguistica che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel proprio sito internet i modelli per la dichiarazione dei redditi anche in sloveno. La versione online bilingue (ovvero italiano e sloveno) si riferisce ai due principali modelli di dichiarazione per il 2009, vale a dire il modello Unico Persone Fisiche (il primo e il secondo fascicolo) e Unico Mini, insieme alle relative istruzioni per la corretta compilazione. È sufficiente che i contribuenti interessati da questa versione provvedano a scaricare tutti i documenti all’interno della sezione “Modulistica in lingua slovena” del sito dell’Agenzia. L’opera di traduzione è stata curata dalla direzione regionale del Friuli Venezia Giulia delle Entrate e ha come obiettivo quello di agevolare gli adempimenti dei cittadini appartenenti alla minoranza slovena nei loro obblighi fiscali.

 

Evasione fiscale: contrasto più efficace nella Regione Veneto

Lo scorso anno nella Regione Veneto l’Agenzia delle Entrate, nell’ambito delle azioni di contrasto e di lotta all’evasione fiscale, ha incassato complessivamente 500 milioni di euro, riportando così un incremento dell’1% rispetto all’anno precedente. Ildebrando Pizzato, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, ha in particolare messo in evidenza come la qualità degli accertamenti effettuati induca sempre di più i contribuenti ad assolvere spontaneamente ai propri obblighi tributari senza quindi arrivare al contenzioso, all’iscrizione a ruolo e, nei casi limite, al fermo amministrativo. Non a caso, dai dati sugli accertamenti del 2008 emerge come questi, per quanto riguarda gli accertamenti con pagamento immediato, e senza alcuna contestazione, siano cresciuti del 31% superando la quota dei 26 mila. Tra gli ambiti dove gli accertamenti ed i controlli sono stati rafforzati, c’è quello relativo ai contribuenti che nel 2008 hanno proceduto a presentare un rimborso IVA: per questi casi gli accertamenti sono aumentati del 20% ed hanno portato, rispetto al 2007, ad un incremento del 72% del minor credito effettivamente spettante ai contribuenti.

L’Agenzia delle Entrate illustra le nuove credenziali per accedere ai servizi online

Per l’accesso e la conseguente autenticazione a Entratel, l’Agenzia delle Entrate ha voluto rinnovare profondamente tutte le credenziali per usufruire dei servizi online: tutti i dettagli delle novità dell’Amministrazione sono contenuti nella circolare 30/E, con le relative istruzioni per contribuenti e uffici. Anzitutto, verranno introdotte nuove password a scadenza; il progetto segue da vicino le disposizioni dettate dal Garante della privacy, con la creazione della “ password policy”, già avviata a febbraio con i Caf. Tutti coloro che sono interessati da questa innovazione sono stati pertanto invitati a modificare la password di accesso, la quale dovrà essere poi sostituita ogni 90 giorni. Inoltre, dal prossimo mese di settembre, tutti gli utenti, escluse le persone fisiche, non avranno più la possibilità di usufruire delle credenziali di accesso ai canali telematici.

 

Bonus famiglia: il 30 giugno scade il termine per l’invio telematico della richiesta

Dunque, mancano pochi giorni per provvedere all’invio per via telematica all’Agenzia delle Entrate della richiesta del cosiddetto “bonus famiglia”: la scadenza, per la precisione, si riferisce ai redditi che sono stati conseguiti nel 2008 e a quei soggetti che sono esonerati dall’adempimento. Come è noto ormai da diverso tempo, questo particolare bonus è stato introdotto dal celebre decreto anticrisi (il Decreto legge 185/2008) ed è un’iniziativa che è stata ideata per venire incontro a lavoratori, pensionati e famigli a basso reddito: la somma in questo senso è molto variabile, in quanto si passa dai 200 ai 1.000 euro, in riferimento al numero dei componenti della famiglia. Ci sono altre condizioni che contraddistinguono questo provvedimento: ad esempio, il fatto che per poter usufruire di esso è necessario percepire redditi non superiori ai 2.500 euro, intendendosi in questo caso la somma totale riferita all’intero nucleo. In che modo deve avvenire questo invio?

 

Per salse aromatizzate e funghi porcini vale l’Iva al 10%

La risoluzione 164/E dell’Agenzia delle Entrate ha precisato alcune disposizioni relative all’applicazione dell’Iva nell’ambito alimentare: in sostanza, secondo quanto precisato dal documento, l’Imposta sul valore aggiunto rimane al 4% nel caso in cui il prodotto alimentare contiene una specifica quantità di grasso da latte, mentre nel caso in cui tali limiti vengano superati, un prodotto come il burro al tartufo viene considerato come “salsa aromatizzata”, categoria assimilabile ai condimenti e che sconta quindi l’aliquota del 10%. È sempre il tartufo a maggiorare il trattamento fiscale di altri prodotti, come ad esempio le farine di mais e di grano. L’interpello da cui ha preso spunto la pubblicazione di questa circolare si riferisce al caso di una ditta che aveva chiesto quale aliquota Iva applicare a prodotti contenenti tartufo e funghi porcini. Le Entrate hanno precisato anzitutto che la loro risoluzione vale solo come consulenza giuridica, in quanto la determinazione dell’imposta deriva dalla classificazione merceologica dell’alimento. Nello specifico, l’azienda ha suddiviso i prodotti aromatizzati al tartufo in tre categorie, caseari, farinacei e alimentari, prevedendo per i primi due l’Iva al 4% e del 10% per la terza categoria.

 

Studi di settore: punto per punto le novità

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare numero 29/E, ha fatto il punto come ogni anno sugli studi di settore, ed in particolare sulle novità che riguardano l’adozione di tale strumento da parte di tutti i contribuenti che vi rientrano. Tra le novità a “lunga scadenza”, c’è quella relativa alla messa a punto di “studi di settore federali“, ovverosia studi di settore che non tengono conto solamente del settore economico di appartenenza, ma anche di prezzi e tariffe adottate a livello territoriale sia per la cessione di beni, sia per la prestazione di servizi. E proprio per mettere a punto studi di settore “in senso federale“, nonché adattati al territorio di appartenenza del contribuente, i Comuni italiani avranno un ruolo attivo nella messa a punto dei nuovi studi di settore, visto che entreranno a far parte, con una partecipazione attiva, sia degli Osservatori regionali, sia della Commissione degli esperti. Ad essere migliorati in futuro saranno anche gli indicatori di normalità sia per le imprese, sia per i liberi professionisti, grazie ad un affinamento del grado di precisione che sarà possibile in virtù di approfondimenti e studi basati sull’analisi economica.

Dichiarazione dei redditi: accordo Carabinieri-Entrate Liguria per l’assistenza fiscale

Al fine di rafforzare i rapporti di collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e l’Arma dei Carabinieri, nelle scorse settimane, ed in particolare alla fine dello scorso mese di aprile, la Direzione Regionale Liguria dell’Agenzia delle Entrate ed il Comando Regione Liguria dei Carabinieri hanno sottoscritto un accordo finalizzato a fornire assistenza fiscale a tutti i Carabinieri che operano nella Regione. L’intesa, firmata dal Generale dei Carabinieri Regione Liguria Salvatore Scoppa, e da Franco Latti, Direttore dell’Agenzia delle Entrate Liguria, punta infatti a fornire assistenza fiscale ed informazioni, ai fini della presentazione della dichiarazione dei redditi, sia ai Carabinieri in servizio, sia a quelli in pensione, ma anche ai loro familiari.

Cartelle di pagamento: via libera a compensazione debiti con i crediti di imposta

Per pagare i debiti indicati nelle cartelle di pagamento arriva una nuova modalità comoda e “conveniente” per i contribuenti; trattasi, nello specifico, della possibilità di andare a compensare i debiti che sono iscritti a ruolo con i crediti di imposta che vanta lo stesso contribuente. A tal fine Equitalia ha reso noto d’aver messo a punto, proprio per la compensazione volontaria dei debiti fiscali con i crediti di imposta, i modelli e le procedure per avviarne la comunicazione. Il meccanismo funziona nella maniera seguente: nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate riceve comunicazione dell’esistenza di un credito di imposta vantato da un contribuente che, contestualmente, ha somme iscritte invece a ruolo, l’agente della riscossione, proprio riguardo ai debiti dovuti, procede con la sospensione di ogni azione di recupero e provvede all’inoltro e all’attivazione di una proposta di compensazione.

Pagare le tasse a rate: interessi tagliati

Pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» nella giornata di ieri il provvedimento che dispone il taglio degli interessi su pagamenti e rimborsi delle imposte. Vengono così agevolati i pagamenti rateali, in particolare i contributi che risultano dalle dichiarazioni annuali dei redditi, dell’Iva e dell’Irap, Unico compreso. Mentre prima la percentuale di interesse per il pagamento rateale era del 6% annuo, ora si abbassa al 4%.

Sono però escluse dal beneficio le persone fisiche che presentano le dichiarazioni Unico PF2009 alla posta entro il 30 giugno 2009 e scelgono di eseguire i versamenti in modo rateale.